domenica 7 gennaio 2024

Frosinone-Monza (06-01-2024)

 Arrivo in zona stadio verso le 12,30, a due ore e mezza dall'inizio della partita. e noto che non ci sono parcheggi intorno allo stadio e quelli sulla via cominciano già a scarseggiare. E no, non perché vogliano incentivare ad andare coi mezzi pubblici: non ci sono collegamenti, almeno che abbia visto. Mi allontano per cercare un posto dove mangiare: al ritorno, un'ora dopo, trovo parcheggio sulla via principale, a due rotonde da quella della traversa per lo stadio, la distanza sarà attorno al chilometro.

Mi incammino seguendo il flusso: ce n'è di gente, mi meraviglio anche che vadano allo stadio con tanto anticipo, per una partita non proprio di cartello. Piove sempre più forte, per cui prego che il  mio posto sia al coperto. Mentre cammino, cerco di vedere la partita dell'Inter sul telefonino, ma si blocca sempre: dopo un'interruzione riesco a vedere il pareggio del Verona, poi dovrò rinunciare. Una volta entrato nello stadio saprò del gol di Frattesi, solo dopo l'inizio della partita leggerò del rigore sbagliato dal Verona. Nelle bancarelle dei gadget noto una forte presenza di magliette e felpe per bambini, sono quasi più di quelle per adulti, Tra le maglie dei giocatori prevale nettamente Soulé, è quasi l'unico. Cerco riparo dalla pioggia in un centro commerciale, dove prendo un caffè: le bariste hanno la felpa degli ultras del Frosinone. A un certo punto mi accorgo di aver lasciato lo zaino in macchina, ma penso che forse è meglio così: non c'era niente di essenziale e risparmierò tempo nelle perquisizioni.

L'ingresso dello stadio è un po' nascosto rispetto alla strada: lo trovo subito perché seguo il flusso, da solo avrei avuto qualche problema. Il viale che costeggia i cancelli è decorato da murales, tra cui uno dedicato a un tifoso morto. C'è un solo cancello per il prefiltraggio per mezzo stadio, ma si entra rapidamente: né lì, né ai tornelli mi chiedono i documenti. Andando verso i cancelli, sento uno chiedersi se ci saranno i monzesi e gli rispondo che almeno uno c'è, e sono io. Sul biglietto c'è scritto che posso scegliere tra sette cancelli: vado al primo che trovo, c'è una piccola coda, 10-15 persone, che scorre rapidamente. Mentre sono in fila, sento il boato per i giocatori che entrano in campo.


Guardando lo stadio da fuori, ho l'impressione che le tettoie non coprano tutti i posti, per cui rimane il suspense se il mio posto sarà coperto: una volta entrato nel recinto, scopro che nelle prime 2-3 file magari si rischia di bagnarsi, ma nella nona, la mia, no. Arrivo al mio posto (trovandolo occupato, ma l'occupante me lo cede senza discutere) verso le 14,25: la mia tribuna è già in buona parte piena, alla fine si riempirà quasi del tutto, mentre quella di fronte, la principale, rimarrà più di mezza vuota, soprattutto la metà inferiore. Naturalmente ciò si spiega con la differenza di prezzo: non capisco la logica nel vendere due posti con la stessa vista, uno da un lato e uno dall'altro, a prezzi tanto diversi. Certo, magari nella tribuna principale c'è qualche servizio in più, ma è difficile che valga un prezzo quasi doppio. Sono quasi all'altezza di una linea di porta, quindi vedo molto bene un'area di rigore, ma abbastanza bene anche l'altra, le tribune sono vicine. Anche i tifosi del Monza non sono pochissimi e nel settore ospiti si notano, non scompaiono come all'Olimpico.






A una ventina di minuti dall'inizio lo speaker annuncia, freddamente, la formazione del Monza, in ordine di numero, quindi di non ci si capisce niente. Poi preannuncia quella del Frosinone, ma subito dopo tace: la formazione della squadra di casa non sarà comunicata, dovrò andarmela a leggere su internet. Solo in quest'occasione mi accorgo che non c'è un tabellone: credo di non aver mai visto uno stadio di alto livello senza un tabellone, e dire che è moderno e confortevole. 

Si parte: nel primo tempo il Monza attacca dal mio lato, ma per il primo quarto d'ora il gioco si svolgerà soprattutto dall'altro, anche se la prima conclusione sarà del Monza (Colpani al 6'). Al 18'. poco dopo il primo corner dei biancorossi, oggi neri (nella foto), Colpani trova Mota libero in area, che segna. I giocatori esultano vicino alla porta dove hanno segnato, che si dà il caso sia davanti alla curva degli ultras del Frosinone, che gli lanciano oggetti contro e insultano Mota, anche se il gol non era minimamente contestato. Al 22' i padroni di casa si mangiano un gol, ma poi si scopre che il gioco era fermo, e rimarrà fermo per almeno 4', senza che si capisca il motivo: non ci sono infortunati e non c'è certo bisogno di rinfrescarsi. Solo alla ripresa lo speaker annuncia che c'è un problema col VAR, che rimarrà fuori uso per 10' e poi ancora nei primi minuti della ripresa- Al 31' Harroui mette una punizione nell'angolo basso, ma Di Gregorio ci arriva: la signora dietro di me parla di fortuna (non in questi termini). Per quasi tutto il resto del primo tempo il Frosinone attaccherà senza essere mai davvero pericoloso, ma uno teme che prima o poi entri. Invece al 45' la palla entra di nuovo nell'altra porta: in contropiede Mota libera Carboni, che salta anche il portiere. Esulta molto pacatamente, ma naturalmente vicino al punto in cui ha segnato, che si trova sempre dal lato dei tifosi avversari. Secondo i miei vicini di sedia avrebbe dovuto attraversare il campo per esultare davanti ai suoi (e magari in tal caso l'avrebbero accusato di perdere tempo)!





Trascorro l'intervallo quasi interamente in coda per il bagno. Si riprende con un paio di tiri del Frosinone, che incertezze del portiere di riserva Sorrentino, subentrato all'infortunato Di Gregorio, faranno sembrare insidiosi. Poi, appena il Monza va in avanti, Soulé, completamente solo. devia nella propria porta un cross innocuo. Essendo dalla parte opposta, all'inizio stento a credere che sia gol: ne sarò sicuro solo quando sentirò lo speaker annunciare, con tono da funerale, il risultato. Il 3-0 però dura poco: subito dopo Harroui, con una bella azione personale, segna il 3-1. Seguono una ventina di minuti di pressione dei padroni di casa, ma senza grandi occasioni, fino a quando D'Ambrosio non stende in area Caso, che lo stava scavalcando. Il rigore è netto, ma il pubblico chiede anche l'espulsione, dimenticando che ormai rigore ed espulsione si danno solo in caso di portieri improvvisati. Soulé segna, e sul 3-2 giocatori e pubblico cominciano a crederci, e anch'io comincio a temere la beffa. Dopo un po', però, la pressione calerà e i frusinati perderanno fiducia, La signora dietro di me inveisce contro congiure interplanetarie ai danni di Frosinone "provincia trascurata" (no, Candido, non è una prerogativa dei tuoi conterranei, o almeno non più).





Finisce 3-2: al terzo tentativo, ho visto il Monza vincere. Per di più, ho visto da molto vicino 4 dei 5 gol. All'uscita, seguo il flusso, ma per un po' mi chiedo se sono sulla strada giusta, ci metterò un po' ad orientarmi. Almeno ha smesso di piovere. Spero di tornare a Frosinone il 12 maggio per l'Iner, ma trovare biglietti sarà dura.