domenica 15 maggio 2022

Internazionali d'Italia di tennis a Roma (11-05-2022)

 Arrivo nei pressi del Foro Italico intorno alle 12: sono partito tardi perché non stavo molto bene e non ero tanto sicuro di andare. Trovare parcheggio è un dramma, perché tutti i parcheggi intorno allo stadio sono chiusi per via della finale di Coppa Italia. Lo so, non avrei dovuto scegliere questa giornata: non l'avrei fatto se mi fossi ricordato della partita di calcio stasera, me l'aveva ricordato un mio amico poche ore dopo che avevo comprato il biglietto. Biglietto che ho cercato anche per la Coppa Italia, senza però trovarlo. 

Alla fine parcheggio sulla collina dietro la Farnesina. Distanza dai cancelli del Foro Italico: 1,4 km. Distanza dall'ingresso del mio settore sul Centrale: 2 km, considerato anche che richiedeva un giro quasi intero intorno al campo, per aggirare la zona ingresso atleti. Si entra abbastanza rapidamente (anche perché i più sono già entrati), ma una volta dentro la ressa è impressionante. In verità forse non più di qualche anno fa, ma non c'eravamo più abituati, dopo due anni di pubblico ridotto, quando c'era.  Si vede un po' di gente con le maglie delle squadre di stasera, forse più Inter che Juve (o forse sono io che vedevo più quelle).

Sul Centrale è già finito l'incontro di Zverev ed è appena cominciato quello tra Nadal e Isner. Di passaggio do un'occhiata al Pietrangeli, dove sono anche lì al secondo incontro, tra la Sakkari e la Alexandrova (quest'ultima, in quanto russa, figura senza bandiera e senza indicazione della nazionalità): impossibile vedere qualcosa, c'è troppa coda agli ingressi. Mi metto in coda che è cominciato da poco il quarto game, quindi per entrare devo aspettare la fine del quinto. Sono in tanti ad entrare, si capisce che che non ce la faranno mai a prendere posto prima della ripresa del gioco. Io, quando vedo che manca poco, mi siedo nel primo posto libero, nella fila prima della mia. In quella fila ci sono parecchi posti liberi, in quella sopra quasi nessuno.

Vedo di nuovo Nadal: ricordo la prima volta, nella semifinale del 2005, l'impressione per la potenza di quel ragazzo di 19 anni. Sinner aveva 4 anni, Alcaraz 3. Oggi però la qualità del gioco non è altissima, qualche bel colpo, ma tanti errori. Sul 3-3 Nadal concede due palle break su suoi errori, la seconda per un doppio fallo, ma nel game successivo è Isner a perdere il servizio sbagliando una volée da pochi centimetri. Nadal chiude così sul 6-3. Alla fine del set un po' di gente esce, io decido di andare al mio posto, ma me ne pento subito perché la mia fila rimane tutta piena: anche il mio posto è occupato e mi siedo in quello accanto. Il secondo set è molto meno combattuto: Nadal fa il break subito, Isner cala, Nadal cresce un pochino e chiude 6-1.






Sono le 14 passate: c'è un'ampia scelta di stand gastronomici, ma un fattore decisivo è la coda: vado in uno di quelli che ne ha meno, quello catanese, e prendo  un arancino (essendo catanese, devo scriverlo così, anche se le mie ascendenze mi suggeriscono diversamente). Di solito gli Internazionali sono anche l'occasione per assaggiare le novità nei gelati, ma stavolta lo stato del mio stomaco non me lo consente..

Il gioco sul Centrale non riprenderà prima delle 15, e in ogni caso volevo vedere anche qualcosa sugli altri campi. Sul Pientrangeli stanno giocando Schwartzmann e Giron, ma non provo neanche ad entrare: è pienissimo e c'è tanta coda agli ingressi. Vado quindi verso i campi 1-6: sull'1 stanno giocando De Minaur e Paul: anche qui c'è ressa e riesco a vedere solo il giocatore di fronte. Al primo cambio di campo fanno entrare qualcuno, ma non c'è posto per tutti. Rimango in prima fila dietro gli spalti, quindi penso che almeno vedrò tutto il campo, invece mi ritrovo davanti lo steward. Sul campo 2 arriva ad allenarsi Nadal, quindi molti passano a seguire lui. Io decido di andarmene, capendo che non mi siederò mai.



Le 15 sono passate, quindi dopo aver trovato un bagno con un po' meno coda degli altri (mai visto così tanta coda ai bagni, ce ne devono essere stati meno del solito) è il momento di tornare sul Centrale. L'incontro tra la Swiatek e la romena Ruse è già sul 4-1 "pesante", come lo definirebbe Tommasi (ossia con due break). C'è molta meno gente di prima, non è nemmeno pieno per metà, quindi non penso neanche per un attimo di andare al mio posto. La Ruse non è minimamente in grado di entrare in partita, è la Swiatek a fare e disfare tutto: perde due game per sua esclusiva colpa, ma poi vince tutti gli altri e chiude 6-3, 6-0. Un divario che fa tornare indietro di una trentina d'anni: certo, allora un divario del genere sarebbe stato normale non tra la n. 1 e la n 59 (mi sembra fosse quella la classifica della Ruse), ma anche tra la n.1 e la n. 10.





Si è fatta ora di andare, anche per evitare di restare invischiato nel traffico della Coppa Italia. Di passaggio vedo ancora un paio di game dell'incontro tra la Jabeur e la Tomljanovic sul campo 2, poi esco. Arrivo alla macchina sule ginocchia, visto che il viaggio di ritorno era anche in salita, e trovo qualche stada bloccata per il traffico della Coppa Italia (oltre ad affrontare il normale traffico romano dell'ora di punta).





lunedì 2 maggio 2022

Multistars: multiple events in Grosseto (30-04-2022)

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 I arrive near the stadium and I wonder if it is the right stadium: I recognize the surroundings (I had been there three times: in 2004, in 2017 and in 2021), but the main grandstand looks stranger to me and above all it seems too empty . True that there is still half an hour left, but they should also have done an "opening ceremony". I check: in Grosseto there is only one stadium. I park on the opposite side of the main grandstand, then I enter through a side gate, probably a service one, but they let me in anyway.

I get to the stands at around 10.45 and a few people are there, even if I wonder how many of them are ordinary spectators: if I'm not the only one, we are close to it. Of course, a wide choice of seats is left: I think I will follow each race from a different point, also considering that men's long jump and women's high junp, which are in two opposite spots, should not overlap. Then I wonder where shot put will take place: I see only one platform not covered, but without markers. The answer will come from an Instagram story by Decathletes of Europe: on the warm-up field (like discus tomorrow), not to spoil the football field. It should be noted that not only the Grosseto football  team came last in third division, but the season is also over !. I wonder if it was worth hosting an event under these conditions.

For men's 100 (and then women's 100hs) I settle in the middle of the straight, but the view is obstructed by the lots of people standing against the balustrade. We start with the 100: three heats, of the 22 startes announced on the eve, 19 start. Almost everyone makes his personal best, including Dester, who comes second with 10.76, and wind seem not a factors even if for a while it will not be communicated. In the break before 100hs I take a tour and visit the warm-up field, where I see the former president of national federation, Mr Giomi. Even in 100hs  there will be many PBs, including Gerevini's with 13.60, but not like in 100.



The runways of LJ are towards the main grandstand, in the opposite direction to the track. Of the one closest to the grandstand, where the weakest will jump, you don't see much because of the people at the balustrade, the other is a little more visible, despite a sun umbrella. I settle in the start area and I can see well at least the landing of the group of the best. The metric bar is very precise, so you understand the measures well, the speaker also announces almost all of them: when Modugno makes 6.66 he will say "the devil's number". The sandbox seems a bit short, you just need tojump 7.70 to finish. with your feet out  You begin to understand how the decathlon will go: the two Norwegians go over 7.70 in  the second round, Dester closes with a crescendo with 7.61.

There is a pause before women's HJ: I take this opportunity to get something to eat, there are a couple of hours before the longest break, after men's SP. For high jump, almost everyone moves to the parterre along the bend, while I move to the other side, but I stay in the stands: it's hot and I want to avoid the sun. Both groups start at 1.50: in the strong one there is Rueckstuhl who has some problems and will get to 1.62 with many errors, before exiting at 1.65. All the Italians are in the other group: Gerevini starts at 1.56 and up to 1.65 she seems to have a wide margin, then she will stop at 1.68. In her group none will do better, while in the other Ligarska wins at 1.83

I leave Ligarska to its attempts at 1.86 and move to the warm-up field, where the men's SP has already started. The platforms are on the opposite side from the entrance (and there is also a sign "No entry to the public"...), facing each other. I arrive that the first round is almost over, just in time to see Dester's 13.90.

Given the few competitors, at 2.30 pm it was all over. At the bar I meet Puerto Rican heptathlete Felix Boyer, who tells how, between injuries and the pandemic, she has not competed for three years. Someone (wearing the Goetzis meeting shirt, perhaps one of the organizers) asks her if she will make ... the Commonwealth Games! Of course she is very surprised and she thinks she hasn't understood the question. I eat a focaccia at the stadium bar, then a sandwich at the one just outside.

At 3.45 there are again two simultaneous events in different fields. I start with women's SP, since it will last less. I follow a little one platform, a little bit the other, for the first two rounds. They left the markets of the men's race: 14 and 15 meters in the strong group, 12 and 13 in the weak one: it becomes very difficult even to reach the first one, only three will succeed. This time I follow HJ from the parterre along the bend myself: you can see it from very close, but on the other hand you have the fence's grate before. On the way I meet Naidon, and from there I understand he is already out. As I arrive I feel that Dester clears 1.92 on third, then he will also make 1.95, then he will stop. Only four clear 1.98 (plus two in the other group), but three go beyond 2.04: two stop there, Skotheim still makes 2.07, then 2.10, then 2.13 all on first. He also clears 2.16 on third, then stops after a miss at 2.19.


I return to the grandstand for the final races: there is a long break, despite the 15 minute advance (then it will be 10). The spectators are much fewer than in the morning. We get to the women's 200: also here many PBs, while Gerevini remains 7/100 from last year's time. Followed by the men's 400: three heats, but in the second four competitors are left. Just in the second there is an incredible 47.60 from the French. In the last Dester starts slowly, but in the final straight he catches them all, which seem blocked, and closes in 47.76.

 

It's time to go, with the regret of not being able to follow the second day as well. A day to remember, however, as the first sporting event seen without a mask after 26 months. When I went to watch the Italian tennis championships, at the restart after the lockdown, it was also the first time I had kept the mask for many hours in a row.

domenica 1 maggio 2022

Multistars: prove multiple a Grosseto (30-04-2022)

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 Arrivo nei pressi dello stadio e mi chiedo se sia lo stadio giusto: i dintorni li riconosco (c'ero stato tre volte: nel 2004, nel 2017 e nel 2021), ma la tribuna principale mi sembra di no e soprattutto mi sembra troppo vuota. E' vero che manca ancora una mezz'ora, ma dovrebbero aver anche fatto una "cerimonia d'apertura". Controllo: a Grosseto c'è un solo stadio. Parcheggio dalla parte opposta alla tribuna principale, poi entro da un ingresso laterale, probabilmente di servizio, ma mi fanno comunque entrare.

Arrivo in tribuna verso le 10,45 e un po' di gente c'è, anche se mi chiedo quanti siano spettatori comuni: se non sono il solo, ci manca poco. Rimane naturalmente una vasta scelta di posti: penso che seguirò ogni gara da un punto diverso, visto anche che lungo maschile ed alto femminile, che sono in due punti opposti, non dovrebbero sovrapporsi. Mi chiedo poi dove si svolgerà il peso: vedo una sola pedana non coperta, ma senza le fettucce. La risposta arriverà da una storia Instagram di Decathletes of Europe: sul campo di riscaldamento (come domani il disco), per non rovinare il campo di calcio. Da notare che non solo il Grosseto calcio è arrivato ultimo in serie C, ma il campionato è anche finito!. Mi chiedo se valesse la pena ospitare un evento a queste condizioni.

Per i 100 maschili (e poi i 100hs donne) mi sistemo a metà del rettilineo, ma la vista è ostruita dalle numerose persone in piedi contro la balaustra. Si parte coi 100: tre serie, dei 22 annunciati alla vigilia  partono in 19. Quasi tutti fanno il personale, compreso Dester, che arriva secondo con 10.76, e non sembra neanche esserci vento, anche se per un po' non verrà comunicato. Nella pausa prima dei 100hs faccio un giro e visito il campo di riscaldamento, dove vedo l'ex presidente federale Giomi. Anche nei 100 ci saranno molti personali, compreso quello della Gerevini con 13.60, ma non come nei 100-








Le pedane del lungo sono verso la tribuna principale, in senso contrario alla pista. Di quella più vicina alla tribuna, dove salteranno i più scarsi, si vede poco per via delle persone alla balaustra, l'altra è un po' più in vista, nonostante un ombrellone. Mi sistemo in zona partenze e riesco a vedere bene almeno l'atterraggio del gruppo dei migliori. La barra metrica e molto precisa, quindi si capiscono bene le misure, poi lo speaker le annuncia quasi tutte: quando Modugno farà 6,66 dirà "il numero del diavolo. La buca sembra un po' corta, basta saltare 7,70 per finire coi piedi fuori. Si comincia a capire come andrà il decathlon: i due norvegesi vanno oltre i 7,70 alla seconda, Dester chiude in crescendo con 7,61.



C'è una pausa prima dell'alto donne: approfitto per prendermi qualcosa da mangiare, mancano un paio d'ore all'intervallo più lungo, dopo il peso maschile. Per l'alto, quasi tutti si spostano nel parterre della curva, io invece mi sposto dall'altro lato, ma rimango in tribuna: fa caldo e voglio evitare il sole. Entrambi i gruppi partono da 1,50: in quello forte c'è la Rueckstuhl che ha qualche problema e arriverà a 1,62 con molti errori, prima di uscire a 1,65. Tutte le italiane sono nell'altro gruppo: la Gerevini parte da 1,56 e fino a 1,65 sembra avere un ampio margine, poi si fermerà a 1,68. Nel suo gruppo nessuna farà meglio, mentre nell'altro la Ligarska vince a 1,83.

Lascio la Ligarska ai suoi tentativi a 1,86 e mi sposto al campo di riscaldamento, dov'è già cominiciato il peso maschile. Le pedane sono dalla parte opposta rispetto all'ingresso (e c'è pure un cartello "Vietato l'ingresso al pubblico"...), una di fronte all'altra. Arrivo che è quasi finito il primo turno, appena in tempo per vedere il 13,90 di Dester.

Visti i pochi concorrenti, alle 14,30 è tutto finito. Al bar incontro l'eptatleta portoricana Felix Boyer, che racconta di come, tra infortuni e pandemia, non gareggi da tre anni. Qualcuno (con la maglia del meeting di Goetzis, forse uno degli organizzatori) le chiede se farà... i Giochi del Commonwealth! Naturalmente lei resta molto stupita e pensa di non aver capito la domanda. Mangio una focaccia al bar dello stadio, poi un panino a quello appena fuori.

Alle 15,45 ci sono di nuovo due gare in contemporanea in campi diversi. Comincio col peso femminile, visto che durerà di meno. Seguo un po' una pedana, un  po' l'altra, per i primi due turni. Hanno lasciato le fettucce della gara maschile: 14 e 15 metri nel gruppo forte, 12 e 13 in quello scarso: diventa quindi molto difficile anche raggiungere la prima, ci riusciranno in tre. Stavolta seguo anch'io l'alto dal parterre della curva: si vede da molto vicino, ma in compenso c'è davanti la grata. Sulla strada incontro Naidon, e da lì capisco che è già uscito. Mentre arrivo sento che Dester supera 1,92 alla terza, poi farà anche 1,95, poi si fermerà. Solo in quattro superano 1,98 (più due nell'altro gruppo), ma in tre vanno oltre 2,04: due si fermano lì, Skotheim fa ancora 2,07, poi 2,10, poi 2,13 tutti al primo. Super anche 2,16 al terzo, poi si ferma dopo un errore a 2,19.






Torno sulla tribuna per le corse finali: c'è una lunga pausa, nonostante l'anticipo di 15 minuti (poi saranno 10). Gli spettatori sono molto meno della mattina. Si arriva ai 200 femminili: anche qui molti personali, mentre la Gerevini rimane a 7 centesimi dal tempo dell'anno scorso. A seguire i 400 maschili: tre serie, ma nella seconda sono rimasti in 4. Propio nella seconda c'è un incredibile 47.60 del francese. Nell'ultima Dester parte piano, ma nel rettilineo finale li raccoglie tutti, che sembrano fermi, e chiude in 47.76.


 

E' il momento di andare, col rammarico di non poter seguire anche la seconda giornata. Una giornata comunque da ricordare, come prima manifestazione sportiva vista senza mascherina dopo 26 mesi. Quando ero andato a vedere i campionati italiani di tennis, alla ripresa dopo il lockdown, era stata anche la prima volta che avevo tenuto la mascherina per tante ore di fila.