lunedì 24 giugno 2019

Trofeo Sette Colli di nuoto (23-06-2019)

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Arrivo intorno alle 18,30: stavolta per i parcheggi sembra non ci siano problemi, ma non mi fido e lascio comunque la macchina al primo posto disponibile, dietro la Farnesina, a 900 metri all'ingresso dell'impianto: per almeno i primi 500 non si vede anima viva, e posso quindi essere sicuro che stavolta non ci sono concerti all'Olimpico. Visti gli spalti pieni i giorni scorsi, temevo anche di trovare coda alla biglietteria, invece si entra subito. Scelgo la Tribuna Tevere, perché è la più vicina.

Entro poco dopo le 18,45, che in base al programma sul sito dovrebbe essere l'orario d'inizio. Si fatica a trovare un posto, anche perché molti vengono occupati anche per gli assenti. Ne trovo uno perfettamente in linea con l'arrivo: non sono mai stato in una posizione così buona, posso capire benissimo i piazzamenti. Certo, in compenso non si vede molto bene quando arrivano in fondo alla vasca e, visto che il tempo si vede solo sul tabellone, che è dal lato opposto, o si guarda l'arrivo o si guarda il tempo.

Quando arrivo è in corso una finale B, per cui penso che sia ancora il programma preliminare: la prima finale A sarà intorno alle 19. Ai 200 dorso mi accorgo per la prima volta che la maniglia per la partenza del dorso viene aggiunta ai blocchi, non è più incorporata (eppure avevo nuotato nella piscina olimpica dl Londra…). Tranne un po' nei 50, i nuotatori danno sempre l'impressione di non forzare, poi però mi immagino io accanto a loro. Nelle finali B ci sono alcuni big italiani, come Bianchi e Rivolta.

Verso le 19 cominciano le finali A: c'è una strana sfida Italia-Ungheria nei 200 farfalla donne, con 4 ungheresi che arrivano davanti a 4 italiane. Ci prendiamo la rivincita nei 200 dorso, con la prima stella italiana, la Panziera, che batte la Hoszu. Nel dorso si sente il rumore delle bracciate, molto più che negli altri stili. C'è un gruppo che lancia sempre un urlo dopo il segnale di partenza. Il pubblico sembra in media più competente che nell'atletica: si sentono anche tanti accenti, c'è tanta gente che viene da fuori.

Dopo 4 finali A, riprendono le finali B, e da allora si alternerà una finale A e una B. Nei 200 misti uomini le due gare saranno quasi allo stesso livello: Ceccon vince la finale B scendendo sotto i 2 minuti, col record italiano juniores, un tempo con cui sarebbe arrivato secondo nella A. Si comportano bene anche tanti italiani a me sconosciuti (per mia ignoranza, naturalmente), come Ciampi, che vince i 200 sl a pari merito, e la Fangio, seconda nei 200 rana.

A un certo punto noto che dalla mia posizione si vede anche parte della camera di chiamata, con le nuotatrici che finiscono di vestirsi. Qualcuno dice di aver visto la Pellegrini. Fede è in gara poco prima delle 20: credo di non averla mai vista così da vicino, sembra più filiforme che in TV. Incredibilmente è in testa già alla prima vasca, ma stavolta non cambia passo nella terza. Tiene comunque fino alla fine, e vince con un tempo che quando ha cominciato sarebbe stato record mondiale di oltre un secondo, e oggi è il quinto tempo dell'anno. Dopo la sua gara, la tribuna si svuota un bel po': qualcuno poi rientrerà, ma la maggior parte no.

Verso le 20,30, con un po' di ritardo, c'è l'altra gara clou: i 1500 maschili. Paltrinieri dopo i primi 100 è terzo, e penso che sono gli altri ad essere partiti troppo forte e li prenderà, poi fa un paio di 100 sopra il minuto, e penso che siano un'eccezione, poi i 100 sopra il minuto diventano la regola e rimane staccato, fino a ritrovarsi sesto. Chiuderà poi quarto, mentre l'altro italiano Acerenza recupera fino al secondo e verso i 1200 dà l'impressione di poter prendere il primo, poi chiude terzo. Vince un brasiliano poco sotto i 15', con Paltrinieri a 15'11".

Alla fine mostrano una classifica generale delle prestazioni, in base a una tabella di punteggio, e annunciano che ci sarà una premiazione anche per questa classifica: la Pellegrini è 6^, la Panziera 8^. Penso che sarebbe una buona idea anche per l'atletica. Finite le gare rimangono alcune premiazioni: mi fermo fino a quella della Pellegrini, poi vado.














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