Multistars: multiple events in Florence (27-04-2018)

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Live athletics, at last! I get to the stadium at 10.10. The meeting starts at 11, but I find the stadium full of students, from the 4th district of Florence, I discover. There are mixed sprints, on 80 meters, for non-agonists: it's much if they make it in less than 12 seconds.

The students will remain for the first three races (between men and women): the covered part of the main stands is almost full, even with someone on the aisles (especially teachers). We start with the 100 of the decathlon: of the announced participants, 4 are missing and 3 are Italian, including who was supposed to be n. 1, Zanatta (Cairoli was not in the list). In aheat there is a problem with the starter: the counter-starter is not heard and two athletes continue at least up to 60 meters. There will be an opposite problem in the women's 200: the starter has an echo and it always seems to hear a second shot, but perhaps the effect is heard only from the stands, the athletes seem not to suffer.

The 100 end up at 11.30 am. It seems difficult to keep the schedule, which sets the eptathlon 100hs  at 11.45, since to place the hurdles they are not equipped like in the World Championships: they are  3 people overall, and yet they succeed, more or less. We start with hurdles and Bougard already shows she is of another category. Good race for Ferrero. It will be men's LJ, instead, to start late, especially the stronger group, apparently because of problems with the anemometer. The students had applauded everyone already from the warm-up and they huddled to greet anyone who passed under the stands, but during the race they incited everyone as if he were Manyonga. The LJ can be seen very well  from my position: after a round you can also predict the measures well enough, even without the metric bar.

Around 12:30 students leave and the stadium becomes a desert: we will remain fewer than 100, of which very few common spectators: they are almost all linked to athletes. At the beginning of  women's HJ, I move to its sector, even if LJ is not over yet, because I'm afraid I will not understand anything about the race, since the scoreboards were always turned towards the bend. The advantage of a desert stadium is that one can carefully choose the best place, to watch closely, but without a view obstructed by the gazebos that shelter the athletes from the sun. And you know, it is always worth looking at the eptatletes closely: this time Trigueiro de Assis of Brazil was particularly worth. Another race dominated by Bougard, with almost all Italians improving, especially Ferrero and Palumbo. The men's SP is also held during HJ, but I do not want to leave my position and therefore I do not see it at all, especially the better group, which takes place in the opposite corner.

After each race, a "virtual ranking" is updated, which assumes that all, in the remaining races, repeat the performances of their PBs (of the multiple event, not of the single event). Among men the favorite, the American Taiwo is never at the top of the actual standing, but keeps the lead of the virtual one for the first 3 events, then gives way to the actual leader, Roe of Norway. Among  women Bougard always dominates, but the simulation shows that the ranking of Ferrero is destined to decline: at the end of the day she is 12th effective  and 15th virtual.

There is a break of just under an hour: just enough time to eat something. You see some athlete at the bar, including the above mentioned Brazilian. I don't go so far from the stadium, I just go to the ice cream shop opposite. It resumes with men's HJ, women's SP and the extra women's javelin race. This time I stay on the main stand, to follow them all, and I have problems with HJ, as often the scoreboards remain turned towards the bends and the speaker has to call several times, to let us see themtoo. In the weight I follow the worse group, with all the Italians, who are struggling to get to 10 meters. Beautiful 3-girls' fight Visca-Bani-Bacciotti in the javelin: in the last throw the first one closes it with the Italian U20 record, measured first electronically at 56.75, then manually at 56.79. After it I move to the HJ sector: Taiwo wins, but less clearly than expected.

In the late afternoon, the stands are repopulated by local athletes, also in sight of the regional side races. In the 200 of the heptathlon, Bougard still dominates, giving an impression of great ease. Montagna was in the lead after 3 heats and closes 6th. In the 400 Taiwo sinks agains, but even more defending champion Dos Santos

Local races are left. A men's PV race, disputed in general disinterest, ends. It was impossible to follow it, since the scoreboards were always turned towards the athletes: only once I could see that the height was 3.30. There are some series of 100 women: best result 12.17, however PB for its author. On exiting, I that in men's 100 Mach di Palmenstein made 10.66. Going towards the station I meet some athletes waiting for a ride

I have to go: I will not be there on the second day. Next stop: Golden Gala

Multistars: prove multiple a Firenze (27-04-2018)

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Finalmente atletica dal vivo! Arrivo allo stadio alle 10,10. Il meeting comincia alle 11, ma trovo lo stadio pieno di studenti, che scopro essere del quartiere 4 di Firenze. Si disputano degli sprint misti, sugli 80 metri, per non agonisti: è tanto se si scende sotto i 12 secondi.

Gli studenti rimarranno per le prime tre prove (tra uomini e donne): la parte coperta della tribuna principale è quasi tutta piena, anche con qualcuno sui gradini (soprattutto insegnanti). Si parte coi 100 del decathlon: dei partecipanti annunciati ne mancano 4 e 3 sono italiani, tra cui quello che doveva essere il n. 1, Zanatta (Cairoli non era iscritto). In una serie c'è un problema con lo starter: il controstarter non si sente e due atleti continuano almeno sino ai 60 metri. Ci sarà un problema di segno opposto nei 200 femminili: lo starter ha un eco e sembra sempre ci sia stato il secondo sparo, ma forse l'effetto si sente solo dalla tribuna, sembra che le atlete non ne risentano.

I 100 finiscono alle 11,30 passate. Sembra quindi difficile rispettare il programma, che prevede i 100hs dell'eptathlon alle 11,45, visto che per piazzare gli ostacoli non hanno cero l'attrezzatura dei Mondiali, sono in tutto in 3, eppure ci riescono, minuto più minuto meno. Via agli ostacoli e la Bougard mostra già di essere di un'altra categoria. Buona prova della Ferrero. A cominciare in ritardo è invece il lungo maschile, specie il gruppo più forte, sembra per problemi all'anemometro. Gli studenti avevano applaudito tutti già dal riscaldamento e si erano accalcati per salutare chiunque passasse sotto la tribuna, ma durante la gara incitano tutti come se fossero Mayonga. Il lungo si vede molto bene dalla mia posizione: dopo un turno si riesce anche a prevedere abbastanza le misure, anche senza la barra metrica.

Verso le 12, 30 gli studenti se ne vanno e lo stadio diventa un deserto: rimarremo meno di 100, di cui pochissimi spettatori comuni: quasi tutti sono legati agli atleti. All'inizio dell'alto donne, mi sposto nel relativo settore, anche se il lungo non è ancora finito, perché temo di non capire niente della gara, visto che i tabelloni erano sempre girati verso la curva. Il vantaggio dello stadio deserto è che uno può scegliere con cura il posto migliore, per vedere da vicino, ma senza la visuale coperta dai gazebi che riparano le atlete dal sole. E si sa, vale sempre la pena osservare le eptatlete da vicino: stavolta meritava in particolare la brasiliana Trigueiro de Assis. Altra gara dominata dalla Bougard, conle italiane che si migliorano quasi tutte, soprattutto Ferrero e Palumbo. Durante l'alto si svolge anche il peso maschile, ma io non voglio abbandonare la mia postazione e quindi non lo vedo quasi per niente, soprattutto il gruppo migliore, che si svolge nell'angolo opposto.

Dopo ogni gara si aggiorna, oltra alla classifica vera, una "classifica virtuale", che ipotizza che tutti, nelle gare rimanenti, ripetano le prestazioni del loro personale (della prova multipla, non della singola gara). tra gli uomini il favorito, l'americano Taiwo non è mai in testa alla classifica effettiva, ma mantiene la testa di quella virtuale per le prime 3 prove, poi la cede al leader effettivo, il norvegese Roe. Tra le donne domina sempre la Bougard, ma la simulazione mostra che la classifica della Ferrero è destinata a calare: termina la giornata 12^ effettiva e 15^ virtuale.

C'è una pausa di poco meno di un'ora: giusto il tempo di mangiare qualcosa. Si vede qualche atleta al bar, tra cui la brasiliana di cui sopra. Non mi allontano dallo stadio, faccio solo un salto alla gelateria di fronte. Si riprende con alto uomini, peso donne e la gara extra del giavellotto donne. Stavolta rimango sulla tribuna principale, per seguirle tutte, ed ho problemi con l'alto, in quanto spesso i tabelloni rimangono girati verso la curva e lo speaker deve richiamare più volte gli addetti, per farli vedere anche a noi. Nel peso seguo il gruppo più scarso, con tutte le italiane, che faticano ad arrivare a 10 metri. Bella lotta a 3 Visca-Bani-Bacciotti nel giavellotto: all'ultimo lancio la prima risolve con il record italiano juniores, misurato prima elettronicamente a 56,75, poi manualmente a 56,79. Alla fine mi sposto nel settore dell'alto: vince Taiwo, ma meno nettamente del previsto.

Nel tardo pomeriggio, le tribune si ripopolano di atleti locali, anche in vista delle gare regionali di contorno. Nei 200dell'eptathlon, la Bougard domina ancora, dando impressione di grane facilità. La Montagna era in testa dopo 3 serie e chiude 6. Nei 400  affonda ancora Taiwo, ma ancora di più il campione uscente Dos Santos.

Rimangono le gare locali. Termina un'asta maschile disputata nel disinteresse generale. Era del resto impossibile seguirla, visto che i tabelloni erano sempre girati verso gli atleti: solo una volta ho potuto vedere che si era a 3,30. Ci sono alcune serie dei 100 donne: miglior risultato 12.17, comunque personale per l'autrice. Uscendo, sento che nei 100 maschili Mach di Palmenstein ha fatto 10.66. Andando verso la stazione incontro alcuni atleti in attesa di un passaggio

Devo andare: non ci sarò alla seconda giornata. Prossima tappa: Golden Gala

Visit to Santiago Bernabeu stadium (31-03-2018)

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The stadium is located at a crossoads like many, among houses and offices. There is not what we call "pre-filtering zone" and there are almost no parking lots: just a few in front and an underground parking next to it. You enter from a side tower, and there is a long queue almost all the long side of the stadium, which however flows quickly: in about ten minutes we are in.

The visit starts from the third deck (out of 4), where there is a first panoramic view: the stadium dates to the '50s, and yet has escalators, unlike many more modern venues, not only in Italy (I also think of the London Olympic Stadium). Then, we go down one level and enter a gallery, with images on the team's history, decade by decade. There are also all the trophies, excluding only the Champions Cups, which are shown later and here are replaced by clay copies. We move on to another gallery, with videos of the greatest Madrid scorers, from Di Stefano to Ronaldo, passing through an Amancio Amaro ('60s) whom I had never heard before.

You go outdoors again: there is a sector of the second ring where you can sit. The stands are almost attached to the field, so to be on the second ring the view is excellent. You go down again: you pass by a room dedicated to Juanito, which reminds me of the sad memories of the 4 Inter-Real clashes of the '80s, all lost. There is also the poster of the 1985-86 UEFA Cup final, where Real played Videoton (Videoton in the final!) after eliminating Inter. Then you can take a picture with the last Champions Lrague trophy: the queue is quite long, and needs to be done even if you do not want the photo (it is certainly not my case).

We go down again: we visit the VIP sector, with boxes equipped with screens. Then there is a room dedicated to Paco Gento and you can take another picture, with a (virtual) player of your choice. However trivial, I choose Ronaldo, also because it is one of the few that I'm sure I would recognize.

You get to the field level: you go through the Real locker room, then you go through the tunnel and you get to the sideline. You can even sit on the bench. Then we go through the guest locker rooms and arrive at the press room. You can sit on the stage and take a picture (by yourself): there is not even such a long queue. Everything beautiful, but passing I can see there is something not very modern: the bathrooms. At the exit the photos are sold: 18 euros each in large format, 13 small. I discover that mine is not with Ronaldo, but with Asensio. Great player, but even after seeing him I'm not sure I would recognize him.

A good example of a modern stadium, even if it is 60 years old: what Italian stadiums, even more recent ones, are not. Well, maybe one comes close, but I have no intention of going there.