sabato 28 aprile 2018

Multistars: prove multiple a Firenze (27-04-2018)

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Finalmente atletica dal vivo! Arrivo allo stadio alle 10,10. Il meeting comincia alle 11, ma trovo lo stadio pieno di studenti, che scopro essere del quartiere 4 di Firenze. Si disputano degli sprint misti, sugli 80 metri, per non agonisti: è tanto se si scende sotto i 12 secondi.

Gli studenti rimarranno per le prime tre prove (tra uomini e donne): la parte coperta della tribuna principale è quasi tutta piena, anche con qualcuno sui gradini (soprattutto insegnanti). Si parte coi 100 del decathlon: dei partecipanti annunciati ne mancano 4 e 3 sono italiani, tra cui quello che doveva essere il n. 1, Zanatta (Cairoli non era iscritto). In una serie c'è un problema con lo starter: il controstarter non si sente e due atleti continuano almeno sino ai 60 metri. Ci sarà un problema di segno opposto nei 200 femminili: lo starter ha un eco e sembra sempre ci sia stato il secondo sparo, ma forse l'effetto si sente solo dalla tribuna, sembra che le atlete non ne risentano.

I 100 finiscono alle 11,30 passate. Sembra quindi difficile rispettare il programma, che prevede i 100hs dell'eptathlon alle 11,45, visto che per piazzare gli ostacoli non hanno cero l'attrezzatura dei Mondiali, sono in tutto in 3, eppure ci riescono, minuto più minuto meno. Via agli ostacoli e la Bougard mostra già di essere di un'altra categoria. Buona prova della Ferrero. A cominciare in ritardo è invece il lungo maschile, specie il gruppo più forte, sembra per problemi all'anemometro. Gli studenti avevano applaudito tutti già dal riscaldamento e si erano accalcati per salutare chiunque passasse sotto la tribuna, ma durante la gara incitano tutti come se fossero Mayonga. Il lungo si vede molto bene dalla mia posizione: dopo un turno si riesce anche a prevedere abbastanza le misure, anche senza la barra metrica.

Verso le 12, 30 gli studenti se ne vanno e lo stadio diventa un deserto: rimarremo meno di 100, di cui pochissimi spettatori comuni: quasi tutti sono legati agli atleti. All'inizio dell'alto donne, mi sposto nel relativo settore, anche se il lungo non è ancora finito, perché temo di non capire niente della gara, visto che i tabelloni erano sempre girati verso la curva. Il vantaggio dello stadio deserto è che uno può scegliere con cura il posto migliore, per vedere da vicino, ma senza la visuale coperta dai gazebi che riparano le atlete dal sole. E si sa, vale sempre la pena osservare le eptatlete da vicino: stavolta meritava in particolare la brasiliana Trigueiro de Assis. Altra gara dominata dalla Bougard, conle italiane che si migliorano quasi tutte, soprattutto Ferrero e Palumbo. Durante l'alto si svolge anche il peso maschile, ma io non voglio abbandonare la mia postazione e quindi non lo vedo quasi per niente, soprattutto il gruppo migliore, che si svolge nell'angolo opposto.

Dopo ogni gara si aggiorna, oltra alla classifica vera, una "classifica virtuale", che ipotizza che tutti, nelle gare rimanenti, ripetano le prestazioni del loro personale (della prova multipla, non della singola gara). tra gli uomini il favorito, l'americano Taiwo non è mai in testa alla classifica effettiva, ma mantiene la testa di quella virtuale per le prime 3 prove, poi la cede al leader effettivo, il norvegese Roe. Tra le donne domina sempre la Bougard, ma la simulazione mostra che la classifica della Ferrero è destinata a calare: termina la giornata 12^ effettiva e 15^ virtuale.

C'è una pausa di poco meno di un'ora: giusto il tempo di mangiare qualcosa. Si vede qualche atleta al bar, tra cui la brasiliana di cui sopra. Non mi allontano dallo stadio, faccio solo un salto alla gelateria di fronte. Si riprende con alto uomini, peso donne e la gara extra del giavellotto donne. Stavolta rimango sulla tribuna principale, per seguirle tutte, ed ho problemi con l'alto, in quanto spesso i tabelloni rimangono girati verso la curva e lo speaker deve richiamare più volte gli addetti, per farli vedere anche a noi. Nel peso seguo il gruppo più scarso, con tutte le italiane, che faticano ad arrivare a 10 metri. Bella lotta a 3 Visca-Bani-Bacciotti nel giavellotto: all'ultimo lancio la prima risolve con il record italiano juniores, misurato prima elettronicamente a 56,75, poi manualmente a 56,79. Alla fine mi sposto nel settore dell'alto: vince Taiwo, ma meno nettamente del previsto.

Nel tardo pomeriggio, le tribune si ripopolano di atleti locali, anche in vista delle gare regionali di contorno. Nei 200dell'eptathlon, la Bougard domina ancora, dando impressione di grane facilità. La Montagna era in testa dopo 3 serie e chiude 6. Nei 400  affonda ancora Taiwo, ma ancora di più il campione uscente Dos Santos.

Rimangono le gare locali. Termina un'asta maschile disputata nel disinteresse generale. Era del resto impossibile seguirla, visto che i tabelloni erano sempre girati verso gli atleti: solo una volta ho potuto vedere che si era a 3,30. Ci sono alcune serie dei 100 donne: miglior risultato 12.17, comunque personale per l'autrice. Uscendo, sento che nei 100 maschili Mach di Palmenstein ha fatto 10.66. Andando verso la stazione incontro alcuni atleti in attesa di un passaggio

Devo andare: non ci sarò alla seconda giornata. Prossima tappa: Golden Gala










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