domenica 24 dicembre 2017

Roma-Torino (20-12-2017)

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Che ci fa un interista ad una partita di Coppa Italia tra Roma e Torino, per di più alle 17,30 di un giorno lavorativo? Accompagna un amico tifoso del Torino, che vive in Finlandia e da tempo non vedeva una partita della sua squadra. Per lui era la prima volta all'Olimpico, per me la prima volta nel settore ospiti, in 43 anni di frequentazione degli stadi.

Partiamo dall'aeroporto verso le 16,30. Il navigatore prevede di arrivare in 30 minuti, ma si sa, è ottimista, e poi ci sarà il problema del parcheggio. Tutto facile fino agli ultimi 5 km, ma poi per quelli ci mettiamo quasi un'ora! Arriviamo davanti allo stadio che la partita è già cominciata, ma si vede ancora gente che entra. Stavolta per il parcheggio va un po' meglio delle ultime volte (es. qui), perché non tutti i parcheggi dello stadio sono chiusi, solo quelli più vicini.

Arriviamo ai cancelli verso le 17,50. Ci controllano i documenti e ci dicono di tenerli pronti, perché saranno ricontrollati. Infatti ce li ricontrollano ai tornelli e poi una terza volta a un altra barriera poco dopo. Faccio presente che mi sembra molto difficile che si possa sostituire una persona in quei pochi metri, mi rispondono che sono d'accordo, ma le disposizioni sono queste. Mi dicono anche che non fanno così solo per il settore ospiti, ma a me non era mai successo. Un altro motivo per controllare più volte potrebbe essere che non si fidano degli steward, ma anche qui capirei due controlli, non tre.

Entriamo finalmente nello stadio al 28' della partita. Per poco non batto il mio record: la partita che ho visto cominciata da più tempo fu un'amichevole estiva Barcellona-Santos al Camp Nou, nel 1998. Arrivai al 31' perché non riuscivo a trovare lo stadio. Il settore ospiti è quasi deserto, ci saranno non più di 200 persone, tanto che la parte superiore, dove in teoria erano i nostri posti, rimane chiusa. La maggior parte dei presenti ha accenti di qui, per cui scopro con sorpresa che esistono tifosi del Torino anche a Roma e dintorni. Il mio amico incontra un tifoso di Viterbo, che aveva conosciuto in una trasferta del Torino nel Nord Europa.

Poco dopo il nostro ingresso il Torino segna. Nel secondo tempo la Roma preme: un pareggio avrebbe anche la conseguenza di dover stare al freddo un'altra mezz'ora abbondante. L'incubo si allontana quando il Toro si porta sul 2-0, ma poi ritorna quando a pochi minuti dalla fine la Roma si porta sul 2-1 (dopo aver sbagliato un rigore).

La partita finisce sul 2-1, intorno alle 19,25 e gli spettatori lasciano lo stadio. Tutti tranne noi del settore ospiti. Durante la partita gli steward ci avevano detto che probabilmente saremmo usciti verso le 20, che per loro voleva dire presto. Io non ci volevo credere: immaginavo che ci avrebbero lasciato uscire un po' dopo, ma non pensavo così tanto, in una partita così insignificante, con così pochi tifosi in trasferta. Mi era già capitato una volta di dover aspettare per uscire, a Mosca durante i mondiali di atletica 2013, ma furono 15-20 minuti, e non faceva freddo.

Gli steward invece avevano ragione: ci fanno uscire verso le 20,10. E non è finita lì: una volta arrivati all'ultimo cancello ci fanno uscire a scaglioni.

Poi ci si chiede: perché la gente non va più allo stadio?



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