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Dopo tre gran premi, la stagione MotoGP si prospetta particolarmente interessante per i fan di Valentino Rossi. Da anni mi ero riproposto di andare a vedere un gran premio prima che Rossi si ritirasse, ma avevo sempre rimandato: i GP italiani capitano d'estate, entrando in concorrenza con vacanze varie e poi vanno programmati con molto anticipo. Quando vivevo a Francoforte, mi sono deciso ad andare a vedere il GP di Germania al Sachsenring. Era il luglio del 2015.
Dopo tre gran premi, la stagione MotoGP si prospetta particolarmente interessante per i fan di Valentino Rossi. Da anni mi ero riproposto di andare a vedere un gran premio prima che Rossi si ritirasse, ma avevo sempre rimandato: i GP italiani capitano d'estate, entrando in concorrenza con vacanze varie e poi vanno programmati con molto anticipo. Quando vivevo a Francoforte, mi sono deciso ad andare a vedere il GP di Germania al Sachsenring. Era il luglio del 2015.
Per non dover prendere ferie, avevo deciso di vedere solo la gara, non le prove. Ero partito il sabato pomeriggio e avevo trascorso la notte in una cittadina vicino Gera, che mi sembrava la città più vicina al circuito: scoprii dopo che forse sarebbe stato meglio Chemnitz. Mi avviai verso il circuito la domenica mattina, con l'obiettivo di arrivare per il warm-up della MotoGP, saltando quelli delle altre due classi, troppo presto. L'obiettivo si rivelò irrealistico: tra ingorgo negli ultimi chilometri e parcheggio quasi in un altro Land (non so a che distanza fosse, ma ben più di 1 km) arrivai a stento in tempo per la gara della Moto3. Mi affrettai quindi a raggiungere il mio posto, che era verso l'inizio del rettilineo d'arrivo, non troppo lontano dalla linea, ma trovai la tribuna semivuota, mentre tanta gente bighellonava tranquillamente tra gli innumerevoli stand (dai gadget agli articoli per motociclisti, oltre naturalmente a mangiare e bere). Evidentemente tanti erano lì solo per la MotoGP e se ne fregavano altamente di Moto2 e Moto3. Anch'io normalmente non seguo le altre due classi, ma sono sempre dell'idea che, se ho pagato per qualcosa, lo vedo.
La gara Moto3 fu avvincente, con molti sorpassi, anche sul rettilineo finale, quella della Moto2 un po' meno. Si arrivo quindi alla MotoGP: la tribuna si riempì, soprattutto di bandiere e cappellini gialli col numero 46. Sì, tranne che nelle "curve" degli altri piloti, il pubblico era tutto per Valentino. E solo una piccola parte dei fans erano italiano: ad ogni suo sorpasso si sentiva "Jawohl!". Non immaginavo che anche tra i tedeschi vi fossero così tanti tifosi del Dottore. La gara di per sé non fu un grande spettacolo: prime 3 posizioni delineate da prima di metà, Marquez-Pedrosa-Rossi, e soprattutto nessun sorpasso, o quasi, sul rettilineo finale. Arrivai alla conclusione che, anziché sul rettilineo finale, è meglio piazzarsi su una curva impegnativa: si vedono più sorpassi. Il sogno proibito sarebbe vedere il GP di Laguna Seca dal "cavatappi", ma adesso non lo fanno neanche più.
Dopo la MotoGP erano in programma due gare minori, ma avevo deciso di non vederle per non rientrare troppo tardi. Avrei dovuto pensare, però, che se avevano messo quelle gare a fine giornata ci doveva essere un motivo, ed arrivato alla macchina lo scoprii subito: c'era un ingorgo tale che per uscire dal parcheggio ci misi almeno un ora e mezza! Avrei potuto tranquillamente vedere quelle gare, sarei partito più rilassato.
Forte di quest'esperienza, non ho abbandonato l'idea di andare una volta al Mugello o a Misano. Rossi ci sarà ancora almeno per un anno...
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