venerdì 2 agosto 2019

Mondiali di nuoto a Roma (2009) - 2^ parte

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Arrivò l'inizio del nuoto in vasca. Il primo giorno trascorsi tutta la giornata allo Stadio del Nuoto: tra la sessione mattutina e quella pomeridiana c'erano delle gare di tuffi. Ero con la mia famiglia, arrivammo un po' in ritardo, dopo le batterie della prima gara. Le tribune erano quasi tutte piene. Faceva un caldo devastante, qualcuno in tribuna disse "se mi facessero entrare in acqua a patto di buttarmi da 10 metri, accetterei". Io non l'avrei fatto, massimo 5. In una pausa, al bar ci siamo trovati dietro Di Biasi: è più basso di come me l'immaginavo.

Le batterie furono deludenti per l'Italia: Rosolino nei 400sl arrivò 13°-14°, i ranisti rimasero fuori dalle semifinale e anche la 4X100sl maschile non entrò in finale. Vicino a me c'era un gruppo del nuoto Imola, che protestava per la mancata convocazione del loro esponente Fabio Scozzoli, che poco prima era stato il primo italiano a scendere sotto il minuto nei 100 rana, ma l'aveva fatto fuori tempo massimo.

Nel pomeriggio Biedermann vinse i 400sl in 3:40.07, battendo di un centesimo il record di Thorpe: il suo record resiste tuttora. Era l'epoca dei costumi gommati, dei "gommoni con cavalli", come dirà Rosolino anni dopo. Si doveva specificare quale costume indossasse un'atleta, come per gli sci o per le gomme negli sport motoristici. C'erano effetti grotteschi: era prevista una celebrazione, con musica, per i record mondiali, ma era diventata un cosa di routine, si sentiva anche per 3-4 gare di fila. In certe gare il record fu battuto in entrambe le semifinali e poi anche in finale. Non parliamo dei record dei campionati, che veniva battuto già in batteria. Un'altra conseguenza di questa situazione era che non si capiva più quanto valesse un tempo: prestazioni che un paio d'anni prima erano eccezionali diventavano mediocri. Il caso più eclatante per noi fu nelle batterie della 4X200sl femminile, dove la prestazione delle prime tre frazioniste, poi salvate dalla Pellegrini, fu considerata molto deludente: 5 anni prima sarebbe stato un tempo vicino al record mondiale.

Nel corso della settimana andavo a vedere le sessioni pomeridiane, dopo il lavoro. Faceva sempre caldo e al ritorno il traffico era tremendo. Vidi le quattro medaglie italiane, tutte al femminile: si cominciò con l'oro della Filippi nei 1500. Peccato che poi ebbe problemi e si ritirò presto, a me piaceva davvero tanto, anche fisicamente. Ci fu poi la splendida doppietta della Pellegrini: 200 col record ancora in vigore e 400 in cui fu la prima sotto i 4'. La Filippi vinse anche il bronzo negli 800, mentre le due insieme arrivarono non lontano dal podio nella 4X200 femminile: per il bronzo sarebbe servita una prestazione della Pellegrini paragonabile a quella dell'individuale, ma non poteva fare sempre miracoli.

Per il resto furono Mondiali deludenti: tanti da cui ci si aspettava almeno la finale si fermarono  in semifinale. Fu triste soprattutto il declino di Rosolino, fuori dalle semifinali nei 200 e non all'altezza in staffetta. E dire che il Rosolino del 2000 avrebbe quasi sicuramente vinto l'oro nei 400: si stimava che il suo 3:43.40 valesse un tempo sotto i 3'40" con la gomma. Pensavo si sarebbe ritirato invece andò avanti altri 3 anni.

Non vidi le ultime due giornate: mi persi il 4° posto di Colbertaldo sui 1500 e la gara di Marin (eliminato in batteria nei 400 misti), che aveva la suo attivo due medaglie mondiali, ma veniva citato solo come fidanzato della Pellegrini


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