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Arrivo dietro lo stadio intorno alle 18,20 (le gare iniziavano alle 18,30), chiedendomi cos'avranno fatto con i parcheggi. Anche stavolta tutto sbarrato: mi sembra stano che l'abbiano fatto anche per il nuoto, anche se avevo visto dalle foto dei giorni prima che di pubblico ce n'era e soprattutto so che dalla Raggi ci si può aspettare di tutto. Arrivato davanti allo stadio del nuoto e ai cancelli dell'Olimpico comincio ad accorgermi che qualcosa non quadra: c'è gente che aspetti davanti ai cancelli dell'Olimpico, anche se le gare sono già cominciate, e soprattutto si vedono ambulanti vendere souvenir che non sembrano proprio di nuoto. Trovo parcheggio verso le 18,50, quando ormai stavo prendendo in considerazione di tornarmene a casa. Sceso dalla macchina, posso cercare su Google "concerto Roma 25 giugno 2017" e confermare i miei sospetti: all'Olimpico ci sono i Depeche Mode. Non so se sarei andato, se l'avessi saputo, o quanto meno sarei partito prima.
Arrivo dietro lo stadio intorno alle 18,20 (le gare iniziavano alle 18,30), chiedendomi cos'avranno fatto con i parcheggi. Anche stavolta tutto sbarrato: mi sembra stano che l'abbiano fatto anche per il nuoto, anche se avevo visto dalle foto dei giorni prima che di pubblico ce n'era e soprattutto so che dalla Raggi ci si può aspettare di tutto. Arrivato davanti allo stadio del nuoto e ai cancelli dell'Olimpico comincio ad accorgermi che qualcosa non quadra: c'è gente che aspetti davanti ai cancelli dell'Olimpico, anche se le gare sono già cominciate, e soprattutto si vedono ambulanti vendere souvenir che non sembrano proprio di nuoto. Trovo parcheggio verso le 18,50, quando ormai stavo prendendo in considerazione di tornarmene a casa. Sceso dalla macchina, posso cercare su Google "concerto Roma 25 giugno 2017" e confermare i miei sospetti: all'Olimpico ci sono i Depeche Mode. Non so se sarei andato, se l'avessi saputo, o quanto meno sarei partito prima.
Prendo un biglietto di Tribuna Tevere, sia perché costa meno, sia per arrivare prima (è la più vicina alla biglietteria). Sono dentro lo stadio verso le 19,05. La Tribuna Tevere è piuttosto piena, anche se meno degli altri giorni (sempre a giudicare dalle foto), la Monte Mario un po' meno.
Le prime gare sono tutte sui 200. Comincio a confrontare i tempi con quelli di quando ho cominciato a seguire il nuoto, una quarantina di anni fa: i passaggi ai 100 sono vicini ai record mondiali di allora, se non inferiori. Il tempo finale dei 200 rana donne, poi, è vicino al record italiano maschile di allora. Il pubblico si scaldo un po' per la Bianchi, che crolla nel finale e manca il podio, mentre i meno noti (anche per me) Pizzini e Panziera lo centrano, destando meno entusiasmo. Stavolta le finali B si svolgono prima di ciascuna finale A (in passato erano state a volte tutte prima, a volte tutte dopo): nei 100 sl maschili ci sono nomi più noti nella finale B che nella A (Cielo, Dotto).
Si chiude con gli 800 sl maschili: in quella che viene presentata come "fastest series" (sì, le scritte sul tabellone sono solo in inglese) c'è un kuwaitiano, e io mi stupisco che adesso ci sia anche un kuwaitiano competitivo, ma in realtà non è così: il kuwaitiano prende già 4" nella prima vasca e termina a 1'40", doppiato da tutti gli altri tranne uno. Anche il penultimo, uno spagnolo, chiude con un tempo superiore al record italiano femminile.
I maggiori applausi sono però per campioni a bordo vasca: Rosolino intervistato, Paltrinieri che ritira un premio, la Pellegrini che dovrebbe ritirarlo, ma non si presenta (aveva annunciato la partenza per allenamenti in quota.
Alla fine non è stato niente di particolare, ma me ne vado comunque soddisfatto perché, dopo aver visto l'orribile copertura televisiva della Coppa Europa di atletica (ne ho viste di gare coperte male, ma questa la batte tutte) avevo proprio bisogno di un po' di sport dal vivo
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