martedì 28 giugno 2022

Campionati italiani assoluti di atletica (26-06-2022)

 Arrivo in zona stadio verso le 13,30. Scendendo dalla macchina, il termometro segna 34°C: mi rendo conto che restare tutte queste ore sarà una prova per veri appassionati. Mangio al punto di ristoro davanti lo stadio, dove credo di essere l'unico spettatore comune: vedo tutti col pass al collo. Entrato, ci metto un po' a trovare il mio posto: la tribuna ha una numerazione strana e non ci avevo mai fatto caso perché non so se avevo mai avuto un posto numerato a Rieti. La vista è ottima: solo nel lungo non si capirà molto, anche perché l'atterraggio è coperto dalla barra metrica




Si sono fatte le 14: comincia l'asta del decathlon con i primi due atleti a 3,50. I concorrenti sono 10, ma non si troveranno mai in più di 4 alla stessa quota: Dester e Naidon arriveranno a 4,90, Sion a 4,70. Sarebbe dovuto cominciare anche il martello maschile, che invece inizierà con una ventina di minuti di ritardo. Lo speaker chiede "applausi a scena aperta", ma sono in pochi a poterli fare: le tribune sono quasi vuote, anche perché le gare su pista  cominceranno solo alle 17,30. Tra i presenti ci sono però molti fan di Falloni, che vincerà. Viene ricordato più volte il fondatore dell'Atletica Rieti Andrea Milardi, che oggi avrebbe compiuto gli anni: anche Falloni gli dedica il titolo.




Alla fine del martello, devo andare a bere una prima volta: il caldo si fa sentire. 40 minuti dopo comincia il disco donne e c'è da cambiare il campo, ma basta spostare una fettuccia dai 70 ai 50 metri, quella dei 60 la lasciano. Si parte con risultati molto modesti: la Osakue fa 56 metri, ma con 48 si è terze. C'è anche un vento strano. a volte si vedranno le bandiere sulla tribuna opposta sventolare alcune in un senso, altre nell'altro. Ma il secondo lancio della Osakue si vede subito che è un'altra cosa, vola ben oltre i 60 metri: 63,24| Alla fine solo in 4 supereranno i 50 metri, e 2 di pochissimo.

Dallo stesso lato c'è anche l'alto donne, con i ritti paralleli alla tribuna. La Vallortigara vince con 2 salti (1,81 e 1,86) e poi ne fa 9 a gara già vinta: 1,96 alla seconda (nella foto), poi 1,98 alla terza. Quest'ultima me la perderò, impegnato a seguire la batteria dei 200 donne, con la Kaddari che fa 22.90 dando l'impressione di passeggiare per almeno l'ultimo terzo. Durante l'alto, la tribuna comincia a riempirsi e per l'inizio delle gare su pista e quasi piena. Si riempie anche la curva lato asta, in vista della gara femminile, mentre la tribuna opposta rimarrà quasi vuota.

Dopo i 200, cominciano le finali, coi 400hs. Vado a prendermi da bere per la terza volta, sperando che sia l'ultima e lo sarà: il caldo si attenua. Dopo i 400hs, prima femminili, con la Folorunso ancora vicina al record italiano, poi maschili, ci sono i 400 piani, e la gara maschile è una delle più attese. Sibilio parte piano, sembra in controllo, ma poi ci si accorge che è davvero in difficoltà e nella seconda curva si ferma.

I concorsi proseguono col lungo maschile, la gara di livello più basso dei campionati: 10 concorrenti, compresi 2 ospiti australiani. ma sarà anche quella col risultato più a sorpresa. meglio quello femminile, con la Iapichino in crescendo e una super Amani, ma ben poco alle loro spalle. C'è un'altra gara i basso livello, il peso donne, che però è importante per l'addio di Chiara Rosa (che io ricorderò sempre, ancora più che per i successi, e per la simpatia per l'illusione di Osaka). Nella presentazione fa un balletto e il gesto dell'arco di Bolt, poi al momento della premiazione dirà "per la prima volta in 27 anni mi mancano le parole" e si offre per un collegamento su Zoom per la prossima coppa Europa (ma io mi auguro di sentirla commentare in TV).











Rimangono tre concorsi clou: asta donne, alto e peso uomini. La prima avrebbe dovuto essere in contemporanea col giavellotto dell'eptathlon, e le pedane si incrociano, ma in realtà aspettano che fiinisca. Si incroceranno comunque con quello del decathlon. La Nnachi fa prima 4,15, poi 4,25: lo speaker ricorda che è tra le prime junior al mondo, peccato che le nostre leggi medievali la escludano dalla nazionale. La Bruni entra in gara a 4,35 e vince con 4,55. L'alto ha una progressione rapida: si parte da 2,05 e si sale 5 centimetri alla volta fino a 2,20, che superano in 4. Tamberi entra in gara a 2,15 e non ha problemi fino a 2,23, poi a 2,26 fa un errore: sembra un incidente di percorso, invece sbaglierà altre due volte. Si ritrova alla pari con Fassinotti, ma stavolta non si dividono il titolo: nello spareggiano sbagliano entrambi 2,26, poi superano 2,24 (Tamberi a stento), poi sono Tamberi supera 2,26 e vince. Naturalmente dalla tribuna non si vede quello che succede dopo. Nel peso impressionante il divario tra i primi 5 e gli altri: oltre 2 metri. Vince un Ponzio ordinario (21,34 e senza show), seguito da un Fabbri in ripresa.

Le gare su pista proseguono coi 200, dove il 22.87 della Kaddari è un po' una delusione, dopo averla visa in batteria, Dopo di queste le tribune si svuotano, essendo anche finiti i concorsi. Si prosegue coi 3000 siepi, quelli maschili senza i big, e con l'epilogo del decathlon. Lo speaker fa presente che il personale è possibile per Dester e quasi certo per Naidon e Sion, che lo seguono. Nei 1500 Dester perde terreno nella seconda metà: lo speaker ricorda che gli basta 4'44" per superare gli 8000 punti e ce la farà: 4'40" e 8020 punti.





Ci sarebbero ancora le staffette, ma si è fatto tardi e vado. Appuntamento ai campionati juniores

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