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Si avvicinano gli Europei di atletica a Berlino. Sarà la terza occasione in cui andrò all'Olympiastadion: la prima fu nel luglio del 1994, per una partita di precampionato NFL tra San Francisco 49ers e San Diego Chargers. Avevo appena cominciato a lavorare e quella fu la prima vacanza che mi pagai da solo.
Si avvicinano gli Europei di atletica a Berlino. Sarà la terza occasione in cui andrò all'Olympiastadion: la prima fu nel luglio del 1994, per una partita di precampionato NFL tra San Francisco 49ers e San Diego Chargers. Avevo appena cominciato a lavorare e quella fu la prima vacanza che mi pagai da solo.
Atterrato a Tegel, sul pullman per la città cominciai ad entrare nel clima della partita: incontrai un gruppo di ragazzi di Francoforte con dei simboli dei Galaxy, la squadra di quella che credo allora si chiamasse ancora International Football League, poi diventata NFL Europe. Avevo sentito del grande seguito che aveva quella squadra: Francoforte era diventata la capitale europea del football americano. Allora non immaginavo di certo che ci sarei andato a vivere e che 21 anni dopo avrei constatato come la passione fosse ancora viva, anche con una squadra di livello inferiore. I ragazzi avevano una borsa piene di bottigliette di un liquore alla frutta (si sa, allora non c'erano restrizioni ai liquidi): me ne offrirono una, poi un'altre, poi un'altra ancora. Se non sbaglio arrivammo a 7 ciascuno.
L'alcol fu poi abbastanza una costante di quel viaggio: ricordo che bevevo in continuazione per scaldarmi. Infatti la settimana prima leggevo di temperature intorno ai 30 gradi, quindi avevo portato solo vestiti estivi, con al più una giacca per eventuali serate eleganti. Una volta lì trovai 14-15 gradi e forte vento!
Tornando agli eventi sportivi, prima della partita NFL si disputava la finale del campionato europeo giovanile (under 20, se ben ricordo) tra Germania e Finlandia. Sede dell'incontro era il Maifeld, il campo delle adunate naziste: era bello vederlo occupato da un "adunata" di tutt'altro genere. Sul palco di Hitler c'era lo sponsor, il Gatorade: segno dei tempi. I tedeschi si aspettavano di celebrare la vittoria della squadra di casa, invece vinse la Finlandia abbastanza nettamente, grazie soprattutto a una difesa molto corta e aggressiva.
Ci spostammo poi all'Olympiastadion per la partita. Ricordo che ero abbastanza in alto. Non ricordo moltissimo della partita, meno che meno il risultato, anche se sono quasi sicuro che vinse San Francisco. Ero soprattutto curioso di vedere che effetto facessero i placcaggi NFL dal vivo: scoprii che da quella distanza l'intensità della botta non si sentiva, ma si capiva indirettamente dalla velocità con cui il placcato finiva a terra. Lo stesso effetto lo notai al Super Bowl, 20 anni dopo. Non parliamo del Pro Bowl , che è quasi flag football.
Cinque mesi dopo scoprimmo di aver visto un'anteprima del Super Bowl, anch'esso vinto da San Francisco. Stella di San Diego era Junior Seau, poi morto suicida. 15 anni dopo sare tornato all'Olympiastadion per un altro sport.
Ma di questo parleremo la prossima volta...
L'alcol fu poi abbastanza una costante di quel viaggio: ricordo che bevevo in continuazione per scaldarmi. Infatti la settimana prima leggevo di temperature intorno ai 30 gradi, quindi avevo portato solo vestiti estivi, con al più una giacca per eventuali serate eleganti. Una volta lì trovai 14-15 gradi e forte vento!
Tornando agli eventi sportivi, prima della partita NFL si disputava la finale del campionato europeo giovanile (under 20, se ben ricordo) tra Germania e Finlandia. Sede dell'incontro era il Maifeld, il campo delle adunate naziste: era bello vederlo occupato da un "adunata" di tutt'altro genere. Sul palco di Hitler c'era lo sponsor, il Gatorade: segno dei tempi. I tedeschi si aspettavano di celebrare la vittoria della squadra di casa, invece vinse la Finlandia abbastanza nettamente, grazie soprattutto a una difesa molto corta e aggressiva.
Ci spostammo poi all'Olympiastadion per la partita. Ricordo che ero abbastanza in alto. Non ricordo moltissimo della partita, meno che meno il risultato, anche se sono quasi sicuro che vinse San Francisco. Ero soprattutto curioso di vedere che effetto facessero i placcaggi NFL dal vivo: scoprii che da quella distanza l'intensità della botta non si sentiva, ma si capiva indirettamente dalla velocità con cui il placcato finiva a terra. Lo stesso effetto lo notai al Super Bowl, 20 anni dopo. Non parliamo del Pro Bowl , che è quasi flag football.
Cinque mesi dopo scoprimmo di aver visto un'anteprima del Super Bowl, anch'esso vinto da San Francisco. Stella di San Diego era Junior Seau, poi morto suicida. 15 anni dopo sare tornato all'Olympiastadion per un altro sport.
Ma di questo parleremo la prossima volta...
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