lunedì 29 gennaio 2018

NFL Pro Bowl - 3° giorno: la partita

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Arriviamo allo stadio verso le 11,25. I parcheggi, che costano fino a $50, cominciano già a riempirsi. All'ingresso scopro che gli zaini non sono ammessi e mi tocca tornare al pullman per lasciarlo. Effettivamente alla registrazione ci avevano dato in dotazione una borsa trasparente, ma pensavo fosse un semplice omaggio, non che fosse da portare allo stadio.

Il party si svolge in un gazebo davanti lo stadio. Verso le 12,15 ci avvisano che sta per cominciare il "red carpet", che in realtà è blu: si vede il QB Carr, ma la maggior parte dei giocatori arriva intorno alle 13. Prima passano le mascotte: quelle di ieri, ma anche alcune nuove, come quella di Philadelphia e quella di Kansas City. Vengono a trovarci anche delle cheerleaders: viste da vicino sono ragazze normali (anche bassine), poche verrebbero notate per strada.

Arrivano poi le "NFL legend":  il RB LaDainan (spero si scriva così) Tomlinson e un LB di cui non ho capito il nome. Tomlinson, intervistato, dà risposte molto diplomatiche: come figura di riferimento cita Gesù e come compagno di squadra preferito risponde "mia  moglie". Intanto, mentre sfilano i giocatori, una scritta su un aereo ci ricorda di prepararci per l'arrivo di Gesù.

Verso le 13,45 ci avviamo verso lo stadio. Pittsburgh rimane la squadra più rappresentata tra le maglie, ma ve ne sono anche della locale università, Central Florida, e molte maglie storiche: Earl Campbell, Payton, Aikman, fino a Unitas. Ci metto un po' a raggiungere il mio posto: avevo capito dov'era, ma non come raggiungerlo. Lo stadio ha 3 anelli (io sono all'ultimo), ma solo il primo è intero, e anche al piano terra c'era un tratto sbarrato. Il posto è una semplice panca di metallo, senza seggiolini.

Si arriva all'inizio della partita, e lo stadio non si è riempito: rimangono un bel po' di posti vuoti, in tutti gli anelli. I giocatori vengono presentati in ordine di squadra: ricevono più applausi QB, WR, RB, i giocatori di Pittsburgh e quelli delle squadre della Florida. Più di tutti probabilmente Antonio Brown e Thielen.

Faccio in tempo a vedere il primo drive di ciascuna squadra, con TD dell'NFC e FG dell'AFC, poi , verso la fine del primo quarto, si mette a piovere, e le tribune sono tutte scoperte. Qualcuno va via subito, io provo a resistere un po', ma poi la pioggia si fa troppo forte (ho pure la febbre). Al terzo anello non ci sono neanche schermi (c'erano invece a piano terra), per cui non sappiamo nulla della partita. Riesco a tornare verso la metà del secondo quarto, in tempo per vedere il TD su intercetto che porta la NFC sul 17-3.

Sembra quasi una partita di flag football: placcaggi appena accennati, nessuna pressione sui calci, niente kick return. Il punt è previsto, ma non viene mai usato, tanto che ci si chiede cos'abbiano portato a fare i punter. Non punterà nemmeno la NFC in vantaggio a 3 minuti dalla fine, e probabilmente questo gli costerà la partita.

Nell'intervallo si esibisce un artista a me sconosciuto, lo stesso che aveva cantato l'inno nazionale: ha fatto un musical a Broadway ed ha anche vinto "Ballando con le stelle".

Nel 4° quarto sono di nuovo costretto ad abbandonare la postazione per un po'. Poi rientro, ma a 2 minuti dalla fine si mette di nuovo a piovere forte: resisto fino al TD vincente dell'AFC, poi scappo: mi perdo giusto il fumble finale dell'NFC. Allo scadere mi dirigo subito verso l'uscita, non so nemmeno chi sia stato nominato MVP.

Partita in condizioni un po' disagiate, e sicuramente dallo stadio mi aspettavo di più, ma ne è valsa la pena. Se mai dovessi ripetere l'esperienza, proverei ad acquistare tutto in proprio, dovrebbe essere fattibile.







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