domenica 31 ottobre 2021

Empoli-Inter (27-10-2021)

Dopo un anno di digiuno totale, quest'anno mi va bene: riesco a vedere un'altra partita dell'Inter oltre alla solita contro la Lazio. Non oso infatti andare a Roma sponda giallorossa, Napoli o Firenze (dove comunque sono stato due volte, nel 1984 e nel 2004), vado solo in campi di provincia dove se non si trovano più interisti che tifosi di casa, poco ci manca: Empoli e, quando erano in serie A, Perugia e Siena. A Empoli sono stato la prima volta nel 2004, l'anno dell'autogol di Materazzi dalla trequarti, l'ultima mi sembra nel 2017.

Arrivo allo stadio prendendomela comoda: sono in vista dei cancelli verso le 20,10. Vedo una lunga coda all'ingresso dove ricordo di essere entrato l'ultima volta, ma stavolta il mio posto è dal lato opposto. Quella che penso sia la strada più breve è sbarrata perché in mezzo c'è la curva degli ospiti: devo fare il giro intorno allo stadio, complicato anche dal fatto che c'è un fossato e prima di capire dove andare ho dovuto attraversare due ponti. Vedo due ingressi, entrambi con code, ma nessuno sembra il mio. Dopo un po' comincio a insospettirmi perché vedo tutti andare nella direzione opposta, ma mi sembra di non essere ancora dal lato opposto di dov'ero partito. Invece trovo un altro sbarramento e scopro di essere di arrivato al settore ospiti: devo tornare indietro!. Sono quasi le 20,30 e comincio a temere seriamente di vedere la partita cominciata.



C'è un ingresso, ma è della curva, il secondo che trovo, per esclusione, dev'essere quello: vedrò poi che il l'indicazione della tribuna c'era, ma era coperta da un camion della TV. C'è un po' di coda, anche se meno di prima, ma per un po' non va avanti: sono quasi rassegnato a vederla cominciata. Poi si accelera un po': c'è un primo controllo di biglietto e documento, poi ci sono due ingressi, uno col tornello e uno col controllo manuale. Mi metto in coda in quest'ultimo, ma il controllore minaccia sempre di chiudere, così cambio, poi però non lo fa.

Alla fine arrivo al mio posto (in realtà non proprio il mio, che era occupato, ma uno vicino) mentre le squadre stanno facendo le foto. Sapevo che quello che chiamavo "stadio dell'Ikea", ispirato da uno striscione dei tifosi viola /"ma lo stadio l'avete preso all'Ikea?", in quanto molto essenziale, era stato ristrutturato. Adesso ci sono i seggiolini, che compongono la scritta "Empoli", ma il resto, dalle scale ai bagni, per non parlare della pista di atletica, rimane vecchio e cadente. La mia tribuna e il settore ospiti sono quasi tutti pieni, ma nella tribuna opposta ci sono molti vuoti, ben oltre il 25% dovuto alla capienza massima. Dipenderà anche dai prezzi: ho pagato solo 10 euro in meno rispetto alla finale di Nations League, in uno stadio più moderno, più comodo e con più servizi, e quelli erano i posti più cari, questi nemmeno. Parlare di "settore ospiti", poi, fa ridere: attorno a me sono tutti interisti e, a parte un nucleo nella tribuna opposta, i tifosi di casa sembrano molto pochi.

Si parte, e il mio primo problema è capire chi è in campo, visto che non ho sentito le formazioni. Parlo dell'Inter, con l'Empoli non ci provo neanche, conosco poco i giocatori: scopro che quella che una volta era la squadra senza italiani stavolta ne ha 6 titolari. Sono all'altezza dell'area di rigore in cui nel primo tempo attacca l'Inter e vedo molto bene quella metà campo, nonostante la pista d'atletica. Solo che almeno nella prima mezz'ora il gioco si svolge soprattutto dall'altro lato: qualche volta si vede l'Inter in attacco, ma gli attaccanti non sembrano in giornata, anche se Sanchez va meglio di Lautaro. Non si capisce gran che, invece, di quella che succede nell'altra area: a un certo punto si vede un giocatore dell'Empoli  da solo e penso che la prossima volta che vedrò la palla sarà in fondo alla rete, invece miracolosamente la vedrò ancora in campo, sul lato sinistro. Poco dopo un giocatore di casa va a terra e naturalmente non sono in grado di giudicare il contatto, non ho neanche visto se c'è stato un contatto o no: l'azione continua per un bel po' (e l'Inter va vicino a segnare), per cui si rimane a lungo col timore che diano il rigore, ma alla fine non succede niente.

Al 36' Sanchez trova D'Ambrosio in area, che segna con una palla curva di testa. E' forse il gol dell'Inter che ho visto meglio in vita mia. Il primo tempo finisce con un difensore che frana su Darmian in area: l'arbitro non fischia e anche dopo la partita nessuno ne parlerà.



Nel secondo tempo le azioni sono ancora dal lato più lontano, ma stavolta mi fa piacere. Si vede invece bene il fallo terrificante su Barella, con rosso diretto. Il centrocampista accusa il colpo e ci si aspetta che esca a un momento all'altro, invece resterà fino alla fine. Sembra fatta, ma siamo pur sempre sull'1-0. Dopo alcune azioni in cui uno non capisce coma mai la palla non sia entrata, alla fine entra, con Dimarco. A questo punto l'unico dubbio è se rimarranno 2 o saranno di più: rimangono 2.

Non essendo in tantissimi, si esce abbastanza rapidamente. Mi chiedo invece quanto dovranno aspettare quelli del settore ospiti, anche stavolta che sono "ospiti" per modo di dire /(ricordo la mia unica esperienza nel settore ospiti, e non ho nessuna voglia di ripeterla).

Il mio prossimo stadio all'aperto dovrebbe essere il MetLife Stadium di New York e sarà un po' diverso. 

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