Partenza alle 10.35: mi lascio un po' di margine per visitare l'area dello stadio e le bancarelle sulla strada, ma mi rimane ancora un bel po' da esplorare. La stazione di Lahti ha una peculiarità: è l'unica che abbia mai visto con la numerazione dei binari al contrario: il binario 1 è quello più lontano dall'edificio.
Stavolta la perquisizione all'entrata c'è. Nonostante i miei propositi, arrivo alle tribune del fondo con lo stesso anticipo di ieri (circa 20 minuti), ma stavolta si trova un po' di posto in più. Nel fondo, come in tutti gli sport dove non si può vedere tutta la gara dal vivo, c'è sempre il problema di capire quando staccare gli occhi dal monitor e cominciare a guardare dal vivo. Nelle frazioni a tecnica classica è facile perché arrivano di fronte (rispetto alla mia tribuna), in quelle a tecnica libera è più difficile perché arrivano di spalle e passano molto sotto la tribuna, tanto che se sono sul bordo destro della pista non si vedono. C'è un arco gonfiabile all'ingresso dello stadio che aiuta, quando li si vede passare sotto è il momento di guardare dal vivo. La gara è meno scontata di quella maschile: delusione per il pubblico finlandese con l'atleta di casa che nella volata per il terzo posto incespica e cade come un principiante, lasciando campo libero alla Svezia e rialzandosi appena in tempo per arrivare quinto. L'Italia tiene il passo dei primi solo per 5 km., poi si riduce a disputarsi l'ottavo posto (vincendolo) con USA, Rep. Ceca e Kazakhstan. Col fatto che i doppiati vengono eliminati e i giri sono solo di 2,5 km., è anche una gara ad eliminazione: l'ultima, l'Ucraina, non arriva neanche a metà gara e alla fine gli eliminati sono 5 su 16. Per un momento, all'inizio della quarta frazione, ho temuto che anche l'Italia non arrivasse alla fine.
All'inizio faceva caldo, ma alla fine della gara il freddo un po' si sente. Non c'è comunque tempo per andare al chiuso: bisogna subito raggiungere il settore del salto per la combinata nordica sprint a coppie. Stavolta la gara è una gara e basta, senza musiche o altro. L'Italia va meno male di quanto temessi. Dopo un po' comincia a nevicare, e alla fine nevica davvero fitto, quindi, come la maggior parte dei presenti, corro al palasport e mi accascio per 40 minuti almeno.
Per il fondo della combinata nordica non c'è bisogno di prendere posto in anticipo: gli spettatori saranno meno della metà rispetto al fondo. Gara combattuta, con solita vittoria della Germania e Italia 6^: 15-20 anni chi avrebbe mai pensato che un giorno saremmo andati meglio nella staffetta della combinata che in quella del fondo? All'inizio nevicava leggermente, ma alla fine della gara torna a nevicare come prima.
Sulla strada del ritorno incrocio due norvegesi che, riconoscendo la mia nazionalità per via delle guance dipinte, mi salutano uno con "Pellegrino" e uno con "Marcialonga"
Domani 30 km. mass start, che trovo noiosissima, ma almeno potrò vederla comodamente seduto: ho il biglietto per la tribuna principale.
Nessun commento:
Posta un commento