sabato 17 settembre 2022

Open d'Italia di golf (16-09-2022)

 Torno all'Open d'Italia, forte dell'esperienza dell'anno scorso. Stavolta ci sono più indicazioni per il parcheggio. All'ingresso, in due mi indicano la direzione dove andare, anche se ce n'è una sola possibile. Dal parcheggio si prende la navetta, che si riempie quanto meno a metà e parte subito. L'ingresso è molto rapido, sono in tanti a controllare gli accrediti e nessuno controlla gli zaini. Stavolta all'ingresso danno mappa e ordine di partenza.




Attraversata l'area commerciale, con lo stand Costa dove annuncio di aver già prenotato una loro crociera, la prima buca che si incontra è il green della 9, stavolta senza il tabellone davanti, che invece è dopo il green della 18. Do un'occhiata al gruppo che sta arrivando: sono giocatori di bassa classifica, tutti sopra il par. Stavolta non ci sono vincoli su dove sistemarsi, le "viewing areas" dell'anno scorso, che nessuno rispettava, erano solo una misura anti-Covid (quest'anno non richiedono nemmeno la mascherina sulla navetta).

Con l'ordine di partenza, è più facile trovare i gruppi più interessanti, solo che, almeno per un profano come me, anche sapendo l'ordine di partenza non è facile capire a quale buca si trovino. Cerco quello col capoclassifica Fitzpatrick e Dodo Molinari, partiti dalla 10, e li trovo alla buca 16: si distinguono anche perché sono il gruppo più seguito. Già dai colpi che vedo di passaggio degli altri gruppi, c'è il solito problema: mi perdo la pallina già dopo pochi metri, soprattutto nei tee shots, e sembra che sia il solo. Gli altri, anche i ragazzini, quasi sempre capiscono subito dov'è andata a finire, qualcuno già dopo pochi metri capisce dove andrà. Se mi posiziono nella zona del presumibile arrivo, a volte non mi accorgo neanche che hanno tirato e, se vedo l'atterraggio, devo poi aspettare i giocatori per capire di chi è la palla.





Nelle prime due buche che guardo, Fitzpatrick, che era arrivato a -10, fa due bogey, per cui comincio a temere che se ne accorga e mi faccia allontanare. Poi però recupererà i colpi e anzi farà di nuovo due bogey quando me ne andrò. Ormai ho imparato che per distinguere i giocatori bisogna aspettare che si avvicinino al caddie, quelli che saprei riconoscere da solo sono molto pochi: i Molinari (anche se non sono sicuro che saprei distinguere i due) e pensavo McIlroy, ma dopo averlo visto non sono sicuro che l'avrei riconosciuto vedendolo passare, me lo aspettavo più alto e più robusto. Vedendolo giocare invece lo riconoscerò perché nel suo gruppo uno è F. Molinari e l'altro ha i capelli molto più chiari.

Le buche 16-18 sono sotto il sole e il caldo si fa sentire. Stavolta ho occhiali da sole e berretto (che volerà spesso via, ma riuscirò sempre a recuperarlo), ma la sera scoprirò che mi sarebbe servita anche la crema solare. Dopo la 18 i giocatori passano da un tunnel, mentre gli spettatori devono fare il giro largo, quindi non si riesce a raggiungerli alla partenza della 1. Li recupero comunque poco dopo e continuo a seguirli, ma passate le 13 capisco che se li seguissi fino alla fine, non avrei tempo per riposarmi prima delle partenze. Decido quindi di abbandonarli dopo la 6, vedendo giusto di sfuggita il primo colpo della 7.




Arrivato alla zona ristorazione, verso l'uscita, controllo che ho già percorso 6,8 km, e mi chiedo quanti sarò in grado di farne nel pomeriggio. Devo dire che la ristorazione è l'unica cosa peggiorata rispetto all'anno scorso: mangio un panino, anche un po' freddo e un gelato che sa di poco. Almeno però trovo posto a sedere davanti o schermo: posso quindi riposarmi guardano le immagini e la classifica. Nel pomeriggio penso di seguire il gruppo con McIlroy e Chicco Molinari, ma la stessa idea ce 'hanno tutti: da quello che sento in giro, stavolta tutti vogliono non viaggiare in prima, ma vedere Rory.




Non faccio in tempo a veder partire Rory & C, e nemmeno a veder arrivare i tre che seguivo nella mattinata, sono ancora troppo  stanco per muovermi. Tenendo anche conto che non avrei mai le forze per seguire un giro completo, decido di percorrere a ritroso le buche della prima metà (tagliando la 8 e la 9) e a un certo punto fermarmi ad aspettarli. Penso di fermarmi alla 4 perché è un par 3 e quindi penso di seguirla meglio, ma mi accorgo che non ci si può né sedere, né mettersi all'ombra, quindi guardo l'arrivo di un gruppo (il penultimo prima di quello che aspetto) e passo alla 5. Lì vedo prima il gruppo col neoprofessionista italiano Celli, poi arriva il gruppo di McIlroy e F. Molinari, accompagnato da una folla non paragonabile a quelle che avevo visto finora. Nel pubblico (in generale, non solo quello al seguito di questi) si sentono molti accenti toscani, quasi più che romani. Il nordirlandese gode di un grande tifo, anche più degli italiani: il suo birdie alla 5 suscita un grande entusiasmo e anche il par alla 6 viene molto applaudito.

Alla 7 c'è un passaggio stretto e si rimane imbottigliati. Visto che, naturalmente, hanno fatto passare prima i giocatori, non si fa nemmeno in tempo a sistemarsi prima del tee shot. Mi chiedo, quindi: se si fa fatica a vedere qui (dove, leggerò poi, in fondo gli spettatori sono in tutto 3000), cosa succede in un major, magari con l'ultima coppia dell'ultima giornata? Un'altra strozzatura ci sarà alla 9, dove non si potrà andare avanti lungo la buca perché bisognerebbe attraversarla e hanno già chiuso e nemmeno arrivare all'altezza del tee, che dal nostro lato non è accessibile. Stiamo in tanti accalcati in pochi metri, senza neanche riuscire a vedere quando partono. Dobbiamo aspettare un bel po', quindi mi chiedo se non abbiano chiuso il passaggio troppo presto. Qualcuno nota che nell'attesa avremmo potuto guardare il gruppo successivo, alla 8. Quando partono i colpi, mi consolo notando che in pochi riescono a capire dove sono finiti, non avendoli visti partire.

Dopo la 9 mi fermo a prendermi da bere. Non riuscirei a comunque a vedere la partenza della 10, ma considerando anche che non ce la farei mai a seguirli per altre 9 buche, decido di andare all'arrivo dela 12 (par 5), sedermi ed aspettarli. Ornai si sta bene, non c'è più caldo. Aspetto un po' prima dell'arrivo del penultimo gruppo. poi ancora più del previsto prima del gruppo di Celli, che fa eagle. Vedendolo da vicino mentre va al tee della 13, si vede che è molto giovane. Rimango alla 12, dove McIlroy fa eagle con un grande putt e Molinari birdie. Seguo ancora il trio alla 13, poi per la stanchezza decido di aspettarli all'arrivo della 15. Si è fatto anche tardi, quindi penso che non li vedrò fino alla fine. Quando alla 15 passa il gruppo Celli, decido che dopo il passaggio del gruppo Rory me ne sarei andato. 

Passati loro, quindi mi dirigo verso l'uscita. Gli stand sono tutti chiusi, al di fuori del gruppo Rory è rimasta pochissima gente. Alla fine ho percorso 15 km. All'uscita c'è la scritta "see you in 2023", che quindi sembra dare per scontato che uno non torni per le altre giornate. Io vorrei esserci nel 2023, ma bisogna vedere come andrà il sorteggio (l'esito sarà comunicato a novembre).




Nessun commento:

Posta un commento