sabato 26 novembre 2022

Mondiali di calcio in Qatar 2022: Polonia - Arabia Saudita (26-11-2022)

 Uscendo dal residence la mattina, già sulla strada verso la metro, uno penserebbe che la prima partita della giornata sia Argentina - Messico (che invece si gioca alle 22): dappertutto si vedono tifosi di questi due paesi, soprattutto messicani. Faccio un giro in centro, nello storico Souq Waqif e nel nuovo quartiere (bellissimo) di Mshreirb e ne incontro ancora tantissimi, anche un gruppo che canta "Cielito Lindo". naturalmente si applaudono reciprocamente, nessuno li deve tenere separati, non si vede un poliziotto in giro. Rivedo anche le ragazze irlandesi gemellate con l'Iran.

Andando verso la metropolitana per lo stadio si incontra invece la "marea verde" di tifosi dell'Arabia Saudita, coi loro canti. Uno porta i ritratti del re e del principe bin Salman. Tra di loro si mimetizza qualche messicano (stessi colori), loro sono dappertutto. Anche se meno delle iraniane, si vedono anche non poche donne (saudite, intendo) con abbigliamenti che non sarebbero consentiti in patria (ma credo che lo stesso possa dirsi di molti uomini, in pantaloncini). Incontro anche due signore finlandesi di mezz'età: anche i finlandesi si trovano dappertutto, anche in eventi dove non sono rappresentati.

Solo all'uscita dela metro, ci si rende conto che c'è anche qualche polacco. Lo stadio è in una cittadella universitaria, Education City, che ospita anche le sedi locali di Texas A&M e della francese HEC. Lungo la strada, ci sono studenti con cartelli con curiosità varie sul loro campus: l'unico che mi rimane impresso è che hanno una pista refrigerata di 1600 metri. Arrivo alla coda per i controlli verso le 15,10: stavolta la coda scorre rapidamente, il problema saranno i controlli. Prima devo aspettare un bel po' che finiscano con quelli prima di me, una famiglia saudita di cinque persone, poi, arrivato il mio turno, mi svuotano tutto lo zaino, rimettendo poi dentro anche quello che era fuori e mi sfogliano tutti i libri e riviste, perdendomi il segno, dicendo che è per la mia sicurezza.



Alla fine riesco a passare. Ci sono ancora gli stand che offrono bandiere, ma sono rimaste solo quelle polacche. Stavolta sono riconoscibile come italiano, dal momento che indosso la maglietta celebrativa della vittoria del 2006: incontro un italiano che vuole farsi una foto con me, per poi sparire subito dopo, e un saudita che mi urla "Forza Inter!". Inutile dire che ho apprezzato molto di più il secondo. Lo stadio si vede solo all'ultimo: la prima impressione è che sembra uno stadio americano. Come quello di eri, però, non ha le scale mobili: da stadi così moderni me lo sarei aspettato. 





Arrivo al mio posto verso le 15,40. Anche oggi lo stadio si riempirà all'ultimo (rispetto a ieri, però, saranno in meno a entrare a partita iniziata). Il secondo anello (su tre), quello dove sono, sarà quello dove rimarranno più vuoti, e in particolare il mio settore: nella mia fila metà dei posti rimarranno vuoti. Viene letto un comunicato FIFA "contro ogni discriminazione",tra cui si cita quella per orientamento sessuale. E' poi il momento degli inni: prima si sente qualcuno cantare quello polacco, poi quello saudita si sentirà in modo assordante. Non leggono le formazioni: ieri pensavo le avessero date prima del mio arrivo.







Si parte: l'Arabia Saudita attacca dal mio lato. Fischi quando hanno la palla i polacchi, entusiasmo quando ce l'hanno i sauditi che provano a pressare. Dopo qualche minuto il n. 23 saudita salta tre avversari e tira dal limite dell'area, impegnando Szczesny: sarà la migliore occasione dei verdi fino quasi alla fine del primo tempo. Poco dopo, comincerò a sentire un vento freddo sulle gambe, che diventerà sempre peggio, anche sul resto del corpo Avevo già avuto un'esperenza del genere tre anni fa. Ringrazio di aver lasciato il giubbotto nello zaino: per un po' provo a resistere, poi me lo metto.

Si va avanti con l'Arabia Saudita che prova ad attaccare, ma mostra incertezze in difesa, che consentono ai polacchi di farsi pericolosi. Poco dopo la mezz'ora c'è una lunga pausa per l'infortunio di un saudita: il terzo anello comincia a fare l'onda, che poi si estende a tutto lo stadio. Appena ripreso il gioco, Lewandowski salta il portiere: non riesce a tirare, ma riesce a darla indietro a Zielinski, che segna. Esultano i polacchi, che mostrano di non essere poi così pochi. In particolare si scatena una ragazza dietro di me, che ha i colori della Polonia, ma non ha l'aspetto di una polacca (e tifa in inglese): data le persone che ha vicino si direbbe una qatariota di madre polacca. I sauditi (mi verrebbe da dire "i locali", tanto sembrano la squadra di casa, si rianimano al 45', quando un loro giocatore cade in area: dal vivo (ed ero vicino) sembra un contatto leggero, ma al VAR danno il rigore. Fanno vedere le immagini (quando anche in Italia?) ed effettivamente il fallo c'era. Szczesny para il penalty (e non era difficilissimo) e poi respinge anche la ripresa (e questo era davvero difficile).






Nell'intervallo approfitto di essere vicino all'uscita per fare un giro all'interno. Evito bagni e bar, troppa coda. Rientrato nello stadio, sembra di entrare in un frigo: rimpiango di essere venuto in pantaloncini e sandali. Curiosamente, nell'intervallo si svuota la tribuna d'onore, che tornerà a riempirsi solo a ripresa cominciata da un po'. Si riparte con l'Arabia Saudita che si butta in attacco e nei primi minuti ha tre occasioni, ma col passare del tempo sia i giocatori che il pubblico si scoraggiano: lo stadio si fa sempre più silenzioso mentre è la Polonia a farsi pericolosa. Nel giro di due minuti, prima Milik prende la traversa, poi Lewandowski il palo. Al 78' i sauditi perdono palla in difesa e Lewandowski si trova solo davanti al portiere e non fallisce: 2-0. Il pubblico comincia a sfollare, i sauditi provano a reagire, ma la migliore occasione sarà ancora della Polonia, con Lewandowski che salta due avversari e si trova solo in area, ma il portiere esce e devia, con un difensore che salverà poi sulla linea.





Finisce 2-0. All'uscita ci sono alcuni collezionisti che cercano biglietti usati: anche volendo non potrei aiutarli, il mio biglietto è elettronico (anzi, pensavo fossero tutti così, poi ho visto qualche biglietto cartaceo). Incontro un gruppo che evidentemente ha comprato il mio stesso pacchetto, visto che parlano di andare a vedere Germania-Spagna e Brasile-Svizzera. Sono vestiti da arabi, ma non hanno né l'aspetto, né la parlata di sauditi, infatti scopro che sono di Newcastle. Il viaggio di ritorno è molto più silenzioso di quello d'andata: qualche polacco prova e esultare, ma viene fischiato dalla maggioranza. Qualcuna urla "cheating", non si capisce perché. Grande ressa all'ingresso nella metro, ho anche un po' di paura, a una fermata ci sarà anche un accenno di rissa (fra sauditi).

E domani mi aspettano ben due partite.


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