venerdì 4 ottobre 2019

Mondiali di atletica a Doha - 7^ giornata (03-10-2019)


Anche oggi arrivo in ritardo, dovendo fare il solito doppio giro. Da quando scendo dal taxi ci metto 22-23 minuti per arrivare al mio posto, e in linea d'aria saranno si e no 200 metri. Per la prima volta trovo anche 3-4 persone in coda ai controlli (gli ingressi per i gruppi organizzati sono a parte). Stavolta sono attrezzato con acqua e Gatorade, ma ai controlli la guardia insiste che prenda anche la bottiglietta d'acqua offerta da loro.

Nel mio settore c'è poca gente, anche perché è uno dei pochi non occupato da gruppi organizzati (mi verrebbe da chiamarli "figuranti", ma alcuni di oro si riveleranno più appassionati degli spettatori paganti), ma verso sera si riempirà abbastanza. Accanto c'è un settore chiuso, occupato solo da gente del posto, a giudicare dall'aspetto, e con molti bambini: dev'essere quello che chiamano il "settore famiglie". Nella mia fila un francese, poi una coppia con una bandiera che non riconosco e solo quando la spiegano tutta scopro che si tratta della Scozia. In zona si notano estoni (è sempre giornata di prove multiple), svedesi e un gruppo di norvegesi (ma senza l'elmo con le corna).

Mi sono perso i 110hs del decathlon e non ci sono più gare su pista per oltre 5 ore: strano programma. Arrivo appena in tempo per vedere il primo salto della Rojas (nullo), mentre l'altro gruppo è già al terzo turno. Come sempre, del triplo non si vede gran che, essendo dall'altro lato e con la barra metrica che copre l'atterraggio, in compenso però, essendo l'unica gara, quasi tutti i salti vengono mostrati sullo schermo. Vedo così che il secondo salto della Cestonaro non è male, ma non basta e anche il terzo sembra buono, ma è nullo (e non di poco). la qualificazione rimane a 15 cm.

Il decathlon riprende col disco: prima di ogni gara delle prove multiple mostrano il valore in punti di alcune misure e della migliore prestazione. I due Williams lanciano uno di seguito all'altro, e solo al terzo lancio mi accorgo che non sono lo stesso.. Dopo il primo gruppo, faccio la prima pausa: al bar incontro due atlete cinesi, e scopro che una è la medaglia d'argento della 50 km di marcia. Vedo anche la Cestonaro: le faccio i complimenti, le fa una smorfia, non sembra molto soddisfatta, e fa bene.

Il decathlon è una gara molto aperta, anche se Mayer è ancora favorito. Nel secondo gruppo del disco uno dei favoriti, il grenadino Victor, esce di scena con 3 nulli, come a Londra (si ripresenterà nell'asta, ma farà zero anche lì). Si arriva all'asta che, grazie alla formula dei gruppi sfalsati, comincia quando il disco non è ancora finito. Strano vederla assieme alle altre gare, di solito si disputa da sola (e a Londra una parte non l'ha vista nessuno). Si parte subito con 3 nulli di un Williams a 4,50, poi Mayer, sorprendentemente, entra in gara a 4,60. Il tempo parte quando si sta ancora mettendo la maglia, discute coi giudici, ma deve accettare. il nullo. Al secondo tentativo si capisce perché è entrato in gara così presto: non sta bene. Prova due volte la rincorsa, ma non ce la fa e si deve ritirare. Al primo salto riuscito, di un tedesco, a 4,70 c'è un boato: ci sono voluti 6 salti (contando anche quello non fatto da Mayer) per vederne uno riuscito! alla fine dell'asta ci saranno 4 atleti in 24 punti e dietro Kaul con ancora il giavellotto a disposizione.

Le gare "singole" riprendono con le qualificazioni del peso maschile. Per via della concomitanza col giavellotto delle prove multiple (c'è addirittura un tratto dove i settori si intersecano) i due gruppi si svolgono separatamente. Io comincio a pensare a quando andare a mangiare: anche se il programma è meno denso, non è detto che ci sarà una pausa, dipende dalla durata dell'asta (alla fine ci sarà, di una ventina di minuti). Si perderebbe comunque troppo tempo per andare alla fan zone: almeno mezz'ora solo per andare e tornare. In realtà non vedo l'ora di uscire dallo stadio per un altro motivo: il freddo. Alle mie spalle ho un vento gelido, a tratti sicuramente oltre i 2 m/s, che mi fa rimpiangere di non aver portato non solo il giubbotto, ma anche sciarpa e berretto. Mi riduco a chiedermi se resisterò fino alla fine, come fossi a una gara di sci. Lo faccio presente con un tweet e per un po' sembra mi abbiano ascoltato: il vento diminuisce. Poi però riprende. Esco dopo il primo gruppo del peso, e la temperatura naturale di Doha non mi era mai sembrata così piacevole.

Fabbri è l'ultimo a lanciare del primo gruppo. Al secondo lancio dà l'illusione di aver superato la linea della qualificazione (20,90), invece era rimasto al di qua: 20,75. Bravo ma difficilmente basterà: sono convinto che saranno anche più di 12 a superare i 20,90 (io avrei messo la qualificazione almeno 30 cm più in là). Al termine del gruppo è nono: la qualificazione sembra impossibile, ma dopo aver visto Lingua a Londra non si sa mai. Dopo il primo turno del gruppo B sarà già 13^, ma chiuderà così, oltre ogni previsione.

Prima del riprendere delle gare su pista o stadio si è riempito per almeno 3/4, mai successo. Poi,pian piano, si svuoterà, soprattutto dopo i 400. Per i 1500 si scatenano i tifosi africani: oltre al solito settore etiope, la prima metà della seconda curva è occupata dai keniani, e c'è anche un folto gruppo di somali, che incitano il loro atleta, che chiuderà in 3'40". Dove lo trovi un Mondiale con così tanti tifosi africani? Certo, basterebbe farli in Africa, ma poi le squadre ci andrebbero? Le batterie dei 1500 maschili sono molto più combattute di quelle femminili: la prima e la terza terminano con un "mucchio selvaggio" di 6-7 persone in pochi centesimi.

Si comincia con le finali: parte il peso femminile: si capisce poco, visto che sono dall'altro lato, tutto si risolve in pochi centimetri (a un certo punto ci saranno solo 50 cm tra la 2^ e la 9^), la zona d'atterraggio è coperta dai fotografi e anche sullo schermo non sembra prendono bene il momento in cui l'attrezzo atterra.  La Gong prende la testa al primo lancio e la mantiene fino alla fine, ma alle sue spalle ci sono molti capovolgimenti. La Giamaica conquista l'argento: è il secondo nei lanci.

Per le corse faranno sempre la presentazione coi giochi di luce, anche nei 1500 del decathlon, dove i finalisti sono 17. Incredibile gara dei 400 femminili: si vede subito che Naser e Miller hanno un altro passo, l'atleta del Bahrein sembra sempre non fare fatica ed entra sul rettilineo finale nettamente in testa. Poi la Miller rimonta, e ho anche l'impressione che la superi, ma da come inquadrano la Naser capisco che non è così. Guardo il tempo:48.14! Improvvisamente il record della Koch non sembra più imbattibile.

Si finisce con l'epilogo delle prove multiple. Nell'eptathlon, la Johnson-Thomson è in testa su una Thiam sottotono e vince anche gli 800 con un ottimo tempo per un'eptatleta. Nel decathlon si arriva ai 1500 con Warner, Uibo e Kaul molto ravvicinati, ma quest'ultimo è il più forte nei 1500. Warner e Uibo partono in testa, Kaul parte dalle retrovie, ma al secondo giro li supera e al terzo li stacca. Uibo mantiene il secondo posto sia nei 1500 che nella classifica generale (argento come sua moglie, Shanue Miller), Warner viene risucchiato, ma mantiene il bronzo.

All'uscita, provo ad andare dalla parte opposta del solito, ma non risparmio tempo. Vedo ragazzi che giocano a calcetto nei campi del complesso (all'1 di notte). Domani mi aspetta Tamberi.













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