Due partite di campionato in 16 ore. Per buona parte della mia vita di tifoso sarebbe stato impensabile: fino a 20 anni fa semplicemente perché le partite erano in contemporanea, o comunque troppo ravvicinate per vederne due. Poi anticipi e posticipi sono aumentati, sarebbe stato anche possibile andare a vedere due partite in una giornata, ma fino a due anni fa non avevo motivo per farlo, la partita che mi interessava era una per giornata. Poi è arrivato il Monza in serie A, e quest'anno Lazio-Monza ed Empoli-Inter sono capitati nella stessa giornata e sufficientemente distanziate. Quindi, dopo l'Olimpico, eccomi ad Empoli.
Il treno Firenze-Empoli è pieno, ma soprattutto di turisti, quelli che vanno allo stadio sono una minoranza. Arrivo in zona stadio con ampio margine: vedo passare due pullman del club "I belli de Roma", che non conoscevo. Stavolta il mio posto è dal lato opposto all'anno scorso (inteso come campionato, in realtà sono cinque mesi), la tribuna è quella di due anni fa , mi ricordo che l'ingresso era nascosto, avevo fatto tutto il giro dello stadio per trovarlo. Stavolta è ancora nascosto, dietro il camion della TV: lo trovo molto prima di allora, ma sempre al terzo tentativo. E' comunque quello con meno coda. Una volta dentro, devo fare il giro della tribuna per trovare il mio posto: non vedo la lettera della fila (ma guardavo l'unico lato su cui non c'era).
Sono quindi al mio posto alle 11,55, ossia 35 minuti prima dell'inizio: da quando i posti sono tutti numerati raramente sono arrivato così in anticipo. Avrei tanto voluto arrivare con quest'anticipo ai Mondiali, ma non ci sono mai riuscito. Il mio posto è al di là della linea di fondo: dietro di me un bambino si lamenta che si vede male, ed è difficile dagli torto. Il settore è tutto nerazzurro, solo nel finale si sentirà una voce incitare l'Empoli. Si vedono maglie di diverse epoche, anche di giocatori che non hanno lasciato un buon ricordo: per fortuna io non corro questo rischio perché la mia maglia è personalizzata, solo il numero, riferito all'età di allora, mi ricorda il tempo che è passato. Lo stesso clima c'è in tutta la tribuna e in una delle due curve: i tifosi di casa sono nella tribuna principale (una delle poche squadre che ha gli ultras sul lato lungo dello stadio) e anche loro sono comunque più degli anni scorsi. La tribuna dal mio lato e la curva ufficialmente "ospite" sono quasi completamente piene, la tribuna principale e l'altra curva per buona parte.
Quando arrivo, deve ancora cominciare il riscaldamento: entra prima l'Inter, poco dopo l'Empoli. le squadre escono verso le 12,15; ci si aspetta che annuncino le formazioni, invece niente. L'altoparlante durante la partita annuncerà in cambi, ma non si sentirà niente. Non arriveranno informazioni nemmeno dal tabellone, che per tutta la partita trasmetterà solo pubblicità: solo alla fine comparirà il tabellino.
Si parte: nel primo tempo l'Inter attacca dal mio lato. La sensazione è la stessa della finale del Mondiale club contro i congolesi: se vinciamo è ovvio, se non vinciamo è una figuraccia epocale. Mi auguro che si risolva nel primo tempo, non solo per non soffrire, m anche per vedere più azione. E all'inizio di azione se ne vede: subito un'occasione con Calhanoglu, poi un'altra: sembra che il gol sia questione di minuti. Poi il ritmo cala, e le poche volte che l'Empoli si fa avanti temo sempre la beffa. Verso la metà del primo tempo testa di Darmian dall'altro lato rispetto asl mio e salvataggio sulla linea.. Al 35', su azione di calcio d'angolo vedo Frattesi segnare di testa, ma l'arbitro annulla e non capisco perché, ero vicino e non mi sembrava fuorigioco. Leggerò poi che l'ultimo tocco era stato di Thuram, ed era lui in fuorigioco.
Il primo tempo finisce 0-0. Nell'intervallo non mi muovo: troppa folla e non ci sono neanche molti posti dove andare. Si riprende: cambierò qualcosa? Si cerca di capire quali potranno essere i primi cambi, ma non è facile, si scaldano dal lato opposto. Al 50' il gol arriva: diagonale di Di Marco nel sette. Ci sono altre occasioni: ancora Di Marco, poi Thuram, ma rimane 1-0, e l'Empoli si fa sempre più avanti. A un quarto d'ora dalla fine hanno una punizione dalla tre quarti: Sommer si deve tuffare, ma non sembra una parasta poi così impegnativa. 85' e la palla è quasi sempre nella nostra metà campo: chi avrebbe mai pensato di dover guardare così tanto l'orologio contro l'Empoli? Penso che forse mi sto preoccupando troppo, in fin dei conti non sono mai arrivati in area con la palla, ma subito dopo ci arrivano due volte; entrambe le volte finisce con un angolo, su cui esce Sommer. Al'88' restiamo pure in 10, per l'infortunio di Arnautovic. I minuti di recupero sono 5 (magari ne bastava uno in meno) e come al solito al 90' il cronometro del tabellone si ferma: devo guardare il mio una, due, tre volte, ma alla fine il fischio finale arriva.
Si esce un po' più rapidamente degli altri anni, ma all'uscita mi perdo. Tornerò l'anno prossimo? Vista la prestazione dell'Empoli oggi, ci si può sperare.
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