Il primo problema era dove lasciare la macchina per prendere la navetta: per due settimane avevo provato a prenotare un parcheggio, ma non ce l'avevo fatta per problemi sul sito. Avevo scritto anche due volte al servizio clienti, senza mai ottenere risposta. Provo ad andare a La Rustica, da dove la navetta dovrebbe metterci un po' meno, ma non c'è parcheggio, a parte il loro, quindi ripiego su Ponte Mammolo. Arrivato lì, ci metto una decina di minuti a capire da dove partono le navette, vengo mandato due volte da un piano all'altro. Temo anche che non ci sia più nessuno ad aspettarla, che siano già tutti lì (sulla pagina Instagram della manifestazione ho visto la ressa per correre al primo tee all'apertura dei cancelli), invece un po' di gente c'è ancora: la navetta parte subito ed è quasi piena. La maggior parte sono americani, di cui alcuni vestiti da rivoluzionari: è il primo dei tanti outfit originali che vedrò.
La navetta parte alle 8,35. Il sito diceva che ci avrebbe messo 70 minuti: conoscendo le distanze, mi sembravano un po' tanti, ma pensavo che considerassero il traffico dell'ora di pinta. Invece in una ventina di minuti arriviamo: a saperlo non avrei nemmeno provato a prenotare il parcheggio, sarei andato direttamente a Ponte Mammolo. Non idea di quanto distino i cancelli, perché il sito è completamente irriconoscibile, anche rispetto all'Open di maggio : si arriva in una decina di minuti. L'ingresso è abbastanza rapido, solo io devo aspettare perché non mi si apre il biglietto sul telefonino (era assolutamente vietato stamparlo), non c'era molta connessione. Momenti di panico, ma alla fine si apre. Si passano gli zaini al metal detector, ma tutto finisce lì, non me lo fanno aprire. Tutti ti rivolgono la parola in inglese, non qui ma all'interno si troveranno anche tanti addetti che non parlano proprio italiano.
Solo una volta arrivati al percorso, con la buca 9 che è la prima che si incontra, capisco dove siamo. Vedo dall'app che la prima partita è arrivata proprio alla 9, quindi comincio da lì. La folla è enorme e faccio molta fatica a trovare un posto dove vedere. Era quello che temevo, visto che rispetto all'Open non solo c'è molta più gente, ma allora c'erano una trentina di partite contemporaneamente sul percorso, stavolta solo 4. La mattina ci sono i "foursome", gare a coppie in cui i giocatori si alternano nei colpi. Mi ero già reso conto di aver dimenticato un accessorio fondamentale come il binocolo, ma pochi ce l'hanno e sembra che riescano a seguire molto meglio di me, a parità di distanza.
Intravedo il secondo colpo, mi sembra della seconda partita (la 9 è un par 5, ma quasi tutti arrivano in green o nelle vicinanze con 2 colpi), poi mi avvicino al green e intravedo i putt. Penso di andare avanti nel percorso e piazzarmi in qualche buca prima che arrivino i giocatori, sperando di trovare meno gente, ma mentre mi muovo mi accorgo che si sono liberati dei posti vicino al green della 9 e che sta arrivando l'altro gruppo. Decido quindi di rimanere e riesco a vedere abbastanza bene i putt.
Andando verso la seconda parte del percorso, vedo che nella tribuna alla buca 18 c'è già un po' di gente. Di passaggio intravedo qualcosa alla buca 10, poi vado aventi e mi piazzo alla 12, in una posizione poco oltere l'arrivo del primo colpo, che consente di vedere bene il secondo colpo e abbastanza bene anche i putt. Seguo così seconda, terza e quarta partita, che finiscono tutti pari, anche per via di errori nei putt. Vedo passare tanti svedesi coi colori nazionali, mentre nel pomeriggio si vedranno anche danesi. Dietro di me due signori anziani che parlano tedesco. Moltissimi anche gli americani, con abbigliamenti vari che richiamano i colori nazionali, Uno prenderà il giro il MAGA con una maglietta con gli stessi colori e la scritta "make Tiger great again". Vedo anche un costume da Super Mario e altri da supereroi.
Dopo la 12 si può tagliare verso la 16, dove c'è già tanta gente, ma si riesce ancora a vedere abbastanza da vicino. Decido quindi di aspettare i giocatori lì, ma poco dopo noto che il tabellone comincia a segnare due punti per l'Europa. Mi accorgo quindi che le prime due partite sono già finite, in quanto matematicamente vinte dall'Europa e quindi non passeranno dalla 16. Rimango ad aspettare la terza e per un po' c'è il rischio che non passi neanche quella: alla 14 hanno 3 colpi di vantaggio, che però rimarranno tali alla 15 (con sollievo anche del pubblico europeo), quindi si continua a giocare. Vedo arrivare una palla in buona posizione, all'inizio penso sia degli europei, poi scopro che è degli americani. La palla degli europei non si capisce dove sia finita: qualcuno dice in acqua, poi quando vanno a battere il secondo colpo si capisce che non era così. Vincono comunque gli americani, che si avvicinano a -2. Anche nel gruppo successivo gli americani vinceranno e si porteranno a -1, ma nel frattempo vedrò dallo schermo che alla 17 gli europei hanno conservato il vantaggio e hanno chiuso.
Anche nell'ultimo gruppo gli europei chiuderanno alla 17, ma io sono troppo stanco per seguirli e, considerato anche che non manca molto all'inizio delle partite del pomeriggio, decido di prendermi da mangiare sulla collina vicino la partenza della 18. Cibo e bevande hanno prezzi esorbitanti: per un panino (anche piccolo) con una cotoletta di pollo, un roesti e maionese al mojito, patatine e bibita spendo €23,90. Comunque è buono (e ci mancherebbe...) . Non trovo a sedere vicino al chiosco, mi sposto in un'altra area ristori lì vicino e lo trovo. Vedo un gruppo di tifosi con una giacca con l'Union Jack accanto alle 12 stelle dell'Europa: bello rivedere questi due simboli assieme e spero che tornino insieme quanto prima. In generale, il simbolo europeo si vede più qui che a palazzo Berlaymont.
Mentre mangio vedo anche la tribuna al tee della 1 che man mano si riempie e infatti quando scendo sperando di vedere le partenze degli ultimi due gruppi è piena e non fanno più entrare. Mentre risalgo verso il green della 1 vedo tanta gente accampata alla 7, e il primo gruppo è ancora alla 2! Vedo i putt alla 1 di quello che penso sia il quarto gruppo. I "fourballs", gare a coppie dove in ogni buca conta il migliore della coppia, sono più difficili da seguire delle partite di stamattina, con i giocatori di ciascuna squadra vestiti uguali e difficili da distinguere dalla distanza a cui li vedo da solo (date anche le mie scarse competenze) fatico a capire a quanti colpi è arrivato ciascuno. A complicare le cose c'è anche il fatto che i putt più corti non vengono eseguiti, si danno per scontati.
Vedo un gruppo alla 2 e al tee della 3, poi taglio verso la 5, nella speranza di trovare posto in una tribuna e riposarmi: sono stanco ed è chiaro che non riuscirei mai a seguire i giocatori lungo tutto il percorso. C'è una tribuna alla 4 e una alla 6. ma sono piene. Mi fermo quindi alla 5, dove incredibilmente riesco a seguire tutta la traiettoria di alcuni tee shots. Alla fine trovo posto nella tribuna al tee della 7, dove sono già passati i primi due gruppi e si aspetta il terzo. C'è un gruppo di tifosi vestiti di giallo col simbolo dell'Europa e la scritta "Guardians of the Cup": uno in particolare dirige il tifo e canta inni in onore di McIntyre e Fitzpatrick. Vedo il terzo e il quarto gruppo, ma non ci capisco molto: già al tee non sono in grado di distinguere i giocatori né di capire dove finisce la palla, figuriamoci nei putt (è un par 3). Rischio anche di addormentarmi.
Mi sposto verso il green della 9, ma la folla è enorme: riesco a vedere poco della seconda partita, un po' più della terza, poi rinuncio ad aspettare la quarta sono troppo stanco. Mi dirigo verso la 16, dove spero di sedermi in tribuna e concludere lì la giornata. Arrivato alla tribuna, vedo che c'è una fila e penso di non avere speranza, visto che difficilmente qualcuno se ne andrà prima dell'arrivo degli incontri, invece pian piano dei posti si liberano e dopo un po' riesco ad entrare. La tribuna, come tutte le altre, è sotto il sole: il caldo è stato devastante tutto il giorno, solo adesso sta diminuendo. Ci sono due schermi, ma dalla mia posizione uno è coperto dagli alberi e uno è lontano: non riesco a capire quali incontri stia trasmettendo. L'attesa è lunga, la buca 15 della prima partita sembra non finire più, e dire che è un par 4.
Alla fine si vede la prima palla della prima partita: è dell'Europa ed è vicino al green (la buca è par 4 ma quasi tutti arrivano vicino al green col primo colpo, e qualcuno anche nel green). Vedo arrivare tre palline, di cui una (americana) in acqua: ne vedrò invece solo una nella seconda partita e due nella terza. Hutton col secondo colpo arriva a una distanza che consente di evitare il putt. Thomas invece lo deve fare, pur essendo molto vicino, e lo sbaglia: boato "calcistico" del pubblico. Il boato sarà ancora più forte alla seconda partita, vinta dall'Europa con un colpo incredibile di Rahm, che imbuca dal rough poco fuori il green. Gli USA vinceranno invece la terza, durante la quale si avrà la conferma che la quarta non arriverà alla 16, l'Europa l'ha chiusa prima.
Mentre vado verso l'uscita, leggo che le prime due partite sono finite pari, nella seconda l'Europa ha rimontato alla 18, mentre la terza dovrebbero vincerla gli USA, sono aventi due colpi dopo la 16, Arrivo alla fila per i pullman, che è disordinata, nessuno controlla che non salgano più persone di quante ce ne stiano Vedo che ci sono anche pullman di linea, con più posti a piedi che seduti e spero di non dover fare il viaggio di ritorno in piedi: alla fine riesco a sedermi, dopo aver temuto di non farcela. Sul pullman apprendo che gli americani non sono riusciti a vincere nemmeno la terza partita, finita pari: siamo 6 1/2-1 1/2. Durante il viaggio ci saranno ancora cori in stile calcistico in favore dell'Europa.
Il mio prossimo appuntamento con il golf è per il 1 agosto 2024 a Parigi, quello con la Ryder Cup temo mai e mi dispiace perché è stata un'esperienza fantastica, ma per dirla con Guccini", "è l'espressione del poco che vivere c'è dato"
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