martedì 11 giugno 2024

Campionati Europei di atletica a Roma - 4^ giornata (10-06-2024)

 Finito il weekend, mi tocca di nuovo affrontare il traffico dell'ora di punta. Arrivo quindi un po' in ritardo: c'è di nuovo coda al primo ingresso, ma in compenso ai tornelli c'era così poca gente che ho temuto fossero chiusi. Speravo di vedere sl, meno l'ultima serie dei 100 del decathlon, invece niente: arrivo che sono in corso solo le qualificazioni dell'asta uomini e del giavellotto donne. Mi sistemo verso il centro del rettilineo, in modo da vedere meglio non solo l'asta, ma poi anche lungo e peso del decathlon. Alla mia desta, e quasi fino alla fine della tribuna, c'è un folto gruppo di estoni, che intoneranno cori da stadio in onore del decatleta Oiglane e dell'ostacolista Magi. Si vedono anche molti tedeschi e qualche francese, oltre ai soliti britannici, svizzeri e finlandese. Stavolta sono quasi difficili da trovare gli italiani, vicino a me non ne vedo. Sicuramente, di lunedì mattina, sono presenti solo quelli che ci sarebbero stati anche se questi campionati fossero stati a Helsinki o a Siviglia (e per essere un lunedì mattina non sono neanche pochissimi).


Da asta e giavellotto comincia a vedersi la tendenza di buona parte della mattinata: sembriamo tornare indietro di qualche anno, con controprestazioni degli italiani a cui non eravamo più abituati. Disastrosa la Botter nel giavellotto, con una qualificazione che non sarebbe stata impossibile per lei. Nell'asta si Stecchi che Bertelli escono a 5,45 , col primo che fa un solo vero salto in due quote. A 5,45 c'è già qualche vittima illustre, come Sobera e il polacco ex campione del mondo di cui evito di scrivere il nome, a 5,60 dopo due tentativi sono in meno di 12 a superarla, quindi si capisce che non si andrà oltre (doveva essere 5,75): infatti rimangono in 13 e si chiude qui. Duplantis fa un solo salto, a 5,60, durante una gara su pista, quindi non se ne accorge quasi nessuno (certo non io), forse solo quelli che sono venuti solo per lui. C'è anche il lungo del decathlon, e stavolta riesco a vedere bene anche stacco e atterraggio, quindi vedo che Dester stacca sempre molto lontano e non va oltre 7,32. Primo Rooth con 8,01.



Le gare su pista cominciano coi 200 donne, dove la Siragusa fa una buona prova. Seguono i 1500 uomini, dove gli italiani passano tutti e Meslek è bravo a schivare una caduta di massa. Arrivano poi gi 800 donne, e qui ci sono le altre delusioni: poi la Coiro perde il terzo posto, l'ultimo per la qualificazione diretta e si capisce subito che la batteria è lenta e non ha speranze di ripescaggio, poi la Bellò si spegne nel rettilineo finale e arriva indietro.




Poi però, per fortuna, ci sono i 400 ostacoli, prima maschili, poi femminili, e lì la musica cambia. Dalla mia posizione, quando passano dal rettilineo davanti a me, l'atleta in corsia 9 non lo vedo, di quello in corsia 8 vedo solo la testa, di quello in corsia 7 metà, solo fino alla corsia 5 vedo tutto. E 5 dei 6 italiani erano in corsie dalla 7 in poi, anche Warholm era nella 8, almeno la Bol era nella 5. Warholm vince senza sforzo e all'arrivo canta "O sole mio" poi arriva il turno di Sibilio, ed è veramente mostruoso: arriva asl rettilineo finale in netto vantaggio e sembra proprio passeggiare, guardandosi a destra e a sinistra, solo nel finale accelera un po' per essere sicuro del primo posto. Nonostante tutto, fa 48.07! Gli viene chiesto di cantare anche lui "O sole mio", lui cerca di sottrarsi dichiarandosi di Bolzano, ma poi la canta, imbarazzato.

Tra le donne, la Folorunso arriva terza, ma dal tempo, 54.52, si capisce che sarebbe stata ripescate, e così è. Poi la Olivieri arriva in grupo, ma scende anche lei sotto i 55" (54.99). Chiude la Muraro, che nel rettilineo finale recupera e arriva al secondo posto, ma poi arriva terza con 54.73, e rimane fuori per 7/100. Solo in queste due gare gli italiani hanno fatto due personali e due stagionali: e pensare che c'è stato un tempo non lontano in cui in un intera manifestazione (prove da stadio) facevano un personale e tre stagionali. Difficile crederci oggi.



Quando finiscono le gare su pista, c'è ancora qualche lancio del peso del decathlon. Normalmente in questi casi lo stadio si svuoterebbe, ma qui non, perché in molti sono qui per le prove multiple. Gli italiani arrivano agli ulitmi due posti e nella classifica generale Naidon è ultimo, Dester 19° su 24. Qui però non possiamo dire che sembriamo tornati indietro, perché una volta non si qualificavano neanche.

A pranzo, in un ristorante siciliano, incontro un gruppo di estoni e anche in giro per Roma si vede tanta gente qui per gli Europei. Rientro in zona stadio verso le 19,30: stavolta si entra rapidamente sia al prefiltraggio, sia ai cancelli. Cerco il negozio di merchandising nella fan zone , ma non lo trovo, eppure mi sembrava di averlo visto gli altri giorni e soprattutto mi sembra impossibile che non ci sia. Ce n'è comunque uno all'interno dello stadio: compro maglietta e cappellino. Agli ingressi e nei bar ti parlano in inglese, ormai sono abituati che gli italiani sono una minoranza. Per far capire meglio che sono italiano mi dipingo le guance.

Entro nello stadio che è in corso l'alto del decathlon: un gruppo è a 1,96 e l'altro a 1,87. Immaginando che ci sarà poca gente (ma temevo peggio), non vado al mio posto, ma due settori più in centro: attorno a me ci sono soprattutto norvegesi e tedeschi. Per due volte mi devo spostare perché arriva il titolare del posto, ma non voglio andare nel mio, troppo isolato: mi sposto solo di un settore. Alla mia destra, per parecchie file, quasi solo svizzeri, dietro di me un gruppo di britannici. Verso la fine del rettilineo (zona asta) le bandiere finlandesi sembrano più del solito. In occasione del martello e dei 400 donne si vedranno anche molte bandiere polacche,

Faccio fatica a capire la situazione dell'alto, visto che il tabellone dà il risultato complessivo dei gruppi e. ovviamente , quelli del gruppo più debole risultano sempre dietro, mentre il sito è bloccato e lo rimarrà per un bel po'. Nel gruppo forte si fa selezione già a 1,99: escono, tra gli altri, Meyer e Kaul e rimangono in 7, a 2,03 esce Naidon e rimangono in 5, compreso Skotheim che ha passato, a 2,05 sono in 2, alla fine Skotheim vince con 2,17. Nel gruppo debbole Dester fa fatica fino a 2ì1,93, ma poi supera 1,96 alla prima, 1,99 alla seconda e 2,02 ancora alla prima. Skptheim passa in testa alla classifica, Dester 16°.


La prima finale è quella dell'asta femminile, e qui ci capisco ancor meno. A 4,58 rimangono in 7, tra cui Molinarolo e Bruni, cle uniche a non averli superati alla prima. A 4,68 sono convinto che siano rimaste solo Stefsnidi e Cadbury, fin quando non vedo la Moser superare i 4,78, che è la misura della vittoria. Scoprirò poi che aveva anche lei superato i 4,69 alla seconda ed era passata a 4,78 dopo un errore a 4,73.

Prima dell'inizio delle gare su pista vado a prendermi da mangiare, e stavolta faccio in fretta, non c'è quasi nessuno. Le gare su pista cominciano con le semifinali dei 200 donne: la Kaddari si nasconde dietro la Neita in curva, ma poi nel rettilineo cede e arriva quinta con 22.98. Si entrava in finale con 22.84, non era impossibile, Si arriva poi alla prima speranza italiana: i 400 maschili. Sito rimane in lotta per il primo posto fino al rettilineo finale, poi a 50-60 metri dalla fine comincia a correre in modo strano, tanto che penso che si sia fatto male e si ritirerà. Invece finisce quinto in 45.04. Dalla sua intervista e da una situazione simile nella gara femminile capisco che si era solo imballato. Lui dice "non cerco scuse", allora lo faccio io per lui: i primi tre (ma non il quarto) erano sstati tutti esentati dal primo turno.



Intanto è cominciato l'ultimo concorso, il martello donne. La Fantini ,che lancia per prima, è terza dopo il primo lancio, ma al secondo passa in testa. Al quarto viene superata prima dalla francese Loga, che era settima, poi dalla pluricampionessa polacca, di cui capirete se non scrivo il nome, ma si riprende la testa, e stavolta di più di un metro: 77,14. L'asta finisce mentre il martello è ancora al quarto turno, quindi lo si potrà seguire con attenzione. Negli ultimi due turni la situazione rimane immutata: oro Fantini, Nei festeggiamenti, si mescolano le bandiere italiane e polacche.






Intanto le gare su pista proseguono coi 3000 siepi uomini. Vista la gara tattica< Ossama Zoglhami, vista la gara tattica, va in fuga al terzo giro. Lo speaker lo paragona a Panetta, ma Panetta era in grado di tenere un ritmo insostenibile per tutti gi altri, lui no. Lo riprendono all'inizio dell'ultimo giro: all'inizio sembra reagire, ma poi arriva ottavo. Seguono i 400 del decathlon: Dester viene messo nella serie più scarsa, la domina, ma con 48.43, lontano dal personale, Naidon gareggia nella serie di mezzo e arriva ultimo. La giornata si chiude con Skotheim in testa, Dester 12° e Naidon 19° (su 23)





Finito anche il martello, si arriva al clou, la finale dei 200  maschili. All'ingresso del rettilineo, Tortu e Desalu fanno sognare anche la doppietta. Certo, c'è uno svizzero davanti, tale Mumenthaler, ma sono sicuro che Tortu lo riprenderà. Invece lo svizzero vince, in quella che è sicuramente la più grossa sorpresa di questi campionati, finora, Tortu si dispera, anche per via del tempo: si è vinto con 30.28 e lui è arrivato secondo con 20.41. Col tempo con cui era arrivato terzo due anni fa, avrebbe vinto, con quello con cui Desalu era arrivato sesto nel 2018, stravinto (era 20.13)



Finisce che italiani e svizzeri escono dallo stadio sotto shock, per motivi opposti. E domani è la giornata più lunga, dove c'è anche Gimbo.

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