mercoledì 12 giugno 2024

Campionati Europei di atletica a Roma - 5^ giornata (11-06-2024)

Anche oggi dobbiamo partire dal fondo, perché proprio non si può non partire da Gimbo. Che dire ancora di lui? Ha vinto un altro titolo,  on una grande misura, ma stavolta ha emozionato più con i suoi errori che con i salti riusciti Cosi infatti ha reso interessante una gara che con un Tamberi più rodato sarebbe stato un monologo: Alle sue spalle, infatti, il livello era modestissimo: si andava a medaglia con 2,26.

La gara era partita da 2,17, ma lui era entrato in gara a 2,22, senza caricare la folla per il primo salto (l'aveva invece fatto per Lando) e superandoli agevolmente. Li avevano superati al primo tentativo in 6, tra cui i 3 italiani, e c'ertano state le prime uscite, tra cui il tedesco vincitore nel 2018 (spero capirete se non scrivo il nome). A 2,26 il primo errore: abbatte col tallone, mentre in due, entrambi ucraini, li superano al primo. Al secondo mette le cose al posto e rimangono in gara in 5. A 2,29 sbaglia proprio male i primi due tentativi, mentre l'ucraino Lavskyy è l'unico a riuscirci. Alla terza ce fa, neanche di tantissimo, e rimangono in due. A ,2,31 torna il Tamberi che conosciamo: li supera con margine, mentre Lavskyy dopo il primo errore si conserva due tentativi a 2,33. Entrambi sbagliano due volte i 2,33, ma Lavskyy sembra andarci più vicino, Tamberi ha vinto: festeggia con la curva, ma poi chiede i 2,34 per l'ultimo tentativo che gli rimane. Li supera, ma torna zoppicando, per cui c'è un attimo di panico, temiamo che finisca come nel 2016. Invece continua a festeggiare e chiede addirittura di continuare. Chiede i 2,37 e li supera nettamente. Festeggia andando in tribuna d'onore ad abbracciare Mattarella, Mei e Malagò, poi viene anche dal nostro lato, sulle pedana sopraelevate.





 La mattina,, avevo messo in conto di perdermi alcune gara: non ce la facevo proprio ad alzarmi in tempo per arrivare alle 9,35.A ll'ennesimo ingorgo, però, ho temuto di non farcela a vedere nemmeno le staffette. Fortunatamente parcheggio e ingresso (sia prefiltraggio che tornelli) sono rapidi, quindi entro poco dopo le 10,35: Sono appena iniziate le qualificazioni del lungo femminile e stanno annunciando la qualificazione della Iapichino al primo salto con 6,71. La quota di qualificazione è 6,70: la centreranno i 8. La Mihambo spara subito 7,03 (e non la vedo). E' in corso anche il primo gruppo del decathlon: Dester, in crescendo, arriva a 41 metri ed è decimo su 13, Naidon è ultimo, primo Meyer. Nel secondo gruppo Kaul al terzo supererà tutti con 49,89.


Mi sistemo verso il centro della tribuna. Attorno a me soprattutto britannici, alla mia sinistra norvegesi, alla destra svizzeri e., più in là, finlandesi. Sotto, estoni, svedesi e si vede anche una bandiera ceca. Qua è la per la tribuna, anche parecchi tedeschi. Quando mi sposterò di un paio di file, incontrerò di nuovo il mio vicino di sedia dei Mondiali di Budapest. Come al solito, è abbastanza piena (per essere una sessione 7mattutina) solo la tribuna Tevere, poi c'è un po' di gente nelle curve, più la Sud della Nord, e nella zona arrivi della Monte Mario, il resto dello stadio è deserto.

Si vedono forse più bandiere svizzere che italiane. Il tifo italiano è rappresentato soprattutto da un gruppo di ragazzini delle scuole, in curva Sud: senza di loro, non ci si renderebbe nemmeno conto di essere in Italia (del resto, dopo cinque giornate piene, il rischio di non ricordarci neppure dove siamo esiste). Non si capirebbe che siamo in Italia neppure dal tabellone: è la prima volta che vedo un tabellone che dà i risultati sempre solo in inglese (esclusi i paesi di lingua inglese, naturalmente). Il pubblico comunque applaude tutti: la qualificazione  della bulgara Mitkovsa nel lungo è stata accolta calorosamente anche se non si vedono bulgari.

Dopo che mi sono perso i 110hs del decathlon, con l'ennesimo pasticcio dello starter, e le semifinali degli 800 donne, le gare su pista riprendono con  le batterie delle staffette. Si parte con la 4X400 maschile: l'Italia è nella prima è senza Sito e Sibilio (oltre all'infortunato Re) arriva seconda con un tempo che a lungo non siamo riusciti a fare nemmeno con tutti i migliori (3:02.06). La seconda è più veloce: col tempo dell'Italia si arrivava settimi, Segue la 4X400 dinne: nella prima l'Olanda acciuffa in extremis il terzo posto, l'ultimo utile per la qualificazione (da quarta non sarebbe stata ripescata), la seconda si chiude con una volata a 5, di cui l'Italia è ultima, ma dal tempo della prima si capisce subito che sarebbe stata ripescata, e così è.



Si passa alle 4X100. Prima quella maschile, poi quella femminile. Avevo cercato di mettermi in alto, ma comunque non vedo quasi per niente la seconda frazione delle 3-4 corsie esterne. Nella prima, la Gran Bretagna sbaglia l'ultimo cambio e arriva ultima in 39,60.E dire che bastava 39.10 per passare! Nella seconda, l'Italia controlla e arriva seconda il 38.40. Nell'intervista, Simonelli urlerà un "Daje" che rimbomberà in tutto lo stadio. Nella prova femminile, l'Italia è nella prima batteria (e rischio di perdermela per prendermi da bere, pensavo di avere più tempo). Vedo che si attarda nella terza frazione e penso abbia sbagliato il cambio (non ho visto, ero troppo lontano): scoprirò poi che la Kaddari si era fatta male, i problemi nel cambio erano una conseguenza, Arriva comunque quarta con 43.27 e facendo un confronto coi risultati degli uomini, penso che basti, Invece no: nell'altra batteria la quinta fa 43.15 e siamo fuori. Mi sembra incredibile, ma poi penso che non molto tempo fa ci saremmo accontentati anche di mandare in finale 2 staffette su 4.


Finite le gare su piste, molti vanno via, ma meno che in altre occasioni. Vanno via soprattutto i britannici, rimangono i tedeschi, gli estoni e qualche italiano (ma non i ragazzini). E' in corso il rimo gruppo dell'asta del decathlon, rimangono poi il secondo gruppo e i due gruppi delle qualificazioni del giavellotto. I gruppi dell'asta sono sfalsati, come si usa ormai da qualche anno. le due pedane affiancate danno qualche effetto visivo strano, sia quando in una c'è il riscaldamento, sia quando sono in corso entrambe le gare: a volte sembra che alzino o abbassino l'asticella mentre uno sta saltando (naturalmente è quella dell'altro gruppo). Il primo gruppo parte a 4,40 e già Skotheim rischia lo 0, come succederà poi a Meyer a 5,00 e, nell'altro gruppo, a Kaul a 4,70. A 5,00 escono entrambi gli italiani, dopo aver dato l'impressione di potercela fare, e rimangono in 5. Si chiuderà a 5,30, con Meyer che la supera e si ritira. Intanto c'è stato il primo gruppo del giavellotto: apre il leader stagionale Dehning con meno di 75 metri, poi si migliorerà, ma rimarrà l'ultimo dei qualificati. La qualificazione è a 82 metri e la centreranno in 4 nel primo gruppo e in 3 nel secondo.




Finito il primo gruppo dell'asta, pensavo che avrei valutato se andarmene o no. Alle 14,35 comincia il secondo gruppo del giavellotto e pensavo che magari avrei visto solo il primo turno. Invece vado avanti, sia per seguire il secondo gruppo dell'asta, sia per vedere se ci sono eliminazioni eccellenti. Quando Weber al terzo turno, fa 85,01 e si leva dagli impicci (in quel momento era 12°) e nell'asta sono rimasti in 4 a 4,90 decido di andare. Sono rimasti pochissimi lanci che penso che a questo punto potrei vederli fino alla fine, ma sono troppo stanco e ho fame,

Avevo pensato di saltare il primo gruppo del giavellotto del decathlon, prima gara della sera, ma quando ho letto che ci sarebbero stati i migliori volevo provare a guardarne almeno un po'. Arrivo però allo stadio verso le 19,30, e appena ho passato il primo cancello, scopro che è finito. Nella medal plaza vedo alcuni membri dello staff della nazionale, come Vizzoni, con una che mi sembra la Folorunso, ma mi sembra strano sia lì, visto che ha la gara in serata. Vedendola in gara, avrò la conferma che era lei. Passati i tornelli, decido di prendermi da mangiare: c'è coda, ma temo che dopo sarà peggio.

Arrivo al mio posto che sta lanciando Dester, e lancia lunghissimo: 63,17. che poi migliorerà a 63,66, nettamente primo nel gruppo e quarto assoluto. Quando lo speaker dice che è settimo in classifica generale, penso di aver capito male, mi sembra impossibile abbia rimontato così tanto, invece è vero. La mia fila è già piena per buona porte, e si riempirà ancora di più. Ancora più pieni i settori verso il centro della Tevere. Pienissima la curva Sud, beninteso, quella che è aperta, perché le file più in a: subito lto sono chiuse. Poca gente invece nel resto dello stadio, anche nella Monte Mario sembra ce ne sia meno del solito. Stavolta gli italiani sono decisamente predominanti, poi accanto a me ci sono due belghe, in zona si vedono britannici e norvegesi. Quando i loro atleti vinceranno, si faranno notare estoni e svizzeri, che comunque sembravano meno del solito.


Prima dell'inizio dell'alto, arriva Mattarella e si suona l'inno nazionale. Poco dopo l'alto, inizia un'altra gara di altissimo livello: il triplo maschile. Come le altre volte, dalla mia posizione i si può fare un'idea della misura guardando dove arriva con lo step, e subito Pichardo sembra che rischi di finire in buca: sono 17,48, mi sembrava di più, tanto che lo supera Diaz Fortun con 17,52, Al secondo salto Pichardo sembra ancora di più finire in buca con lo step: 18,04. Diaz ci si avvicinerò gradualmente, ma presi dall'alto e dalle gare su pista, non lo noteremo tanto. Finche al quinto tentativo dello spagnolo si sente un boato dalla zona dell'atterraggio, e si capisce che ha fatto qualcosa di grande: 18,18! in due sopra i 18 metri. 

C'era un altro concorso, il giavellotto femminile, ma non se n'è quasi accorto nessuno, a arte, immagino, quelli dei paesi delle atlete coinvolte. Quando l'alto finisce, è al quinto turno, quindi spenso che lo seguirò di più, invece guardo solo qualche lancio, nessuno decisivo. Vince l'austriaca Hudson. Le gare su pista cominciano con i 400 ostacoli maschili. Sibilio è in settima corsia, Warholm in ottava, quindi capisco che non li vedrò quando passeranno nel rettilineo dal mio lato. Si arriva al rettilineo finale con Warholm con un vantaggio enorme e Sibilio già nettamente secondo. Poi sibilio sembra avvicinarsi, ma il vantaggio è troppo. Dopo l'ultimo ostacolo per un attimo spero nel miracolo, ms no, il distacco è davvero troppo. Warholm fa 46,99, quindi si capisce che Sibilio ha fatto il record italiano, e infatti è 47.50. Nella gara femminile, all'ingresso del rettilineo c'è molto più distacco tra la Bol e la seconda che tra la seconda e l'ultima, quindi si può ancora sperare che la Folorunso, che era partita piano, si inserisca nella lotta per le medaglie. Invece arriva quinta.






Ci sono poi i 10000 femminili (e anche lì riescono ad avere problemi alla partenza). Si forma subito un gruppo di testa di 8, tra cui 3 italiane e 3 britanniche, a metà gara sono rimaste in 5, al setimo km in 3: la Battocletti, la britannica Keith e l'olandese Van Es. Negli ultimi due km ci sono tanti doppiaggi (mi sembra che alla fine resteranno a pieni giri in 6), tanto che si fatica a capire quale sia il gruppo di testa. Comunque, arrivano ai 500 metri la Battocletti e l'olandese: la trentina parte e prende subito un vantaggio incolmabile: dopo i 5000. vince anche i 10000.

A seguire, l'epilogo del decathlon Lo speaker annuncia che Dester deve fare 4'25" per il record italiano. Sembra molto difficile, invece ce la fa: 4'23"!. Arriva sesto con 8235 punti, L'estone Erm mantiene il primo posto, mentre Meyer, che dopo asta e giavellotto sembrava potesse lottare per la vittoria, cede e arriva quinto. Si finisce con i 200 femminili, con la sfida Neita-Kambundji. N.el finale la svizzera fa il soprpasso e vince per 1/100.



Il pubblico si afffretta a uscire, mente lo speaker ricorda la medal plaza. Il medagliere dice 20 medaglie Italia, 11 il secondo paese la Francia. Come sarebbe stato trattato uno che l'avesse previsto otto anni fa?


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