martedì 7 agosto 2018

Europei di atletica a Berlino - Giornata Q (06-08-2018)

A ora di pranzo faccio un sopralluogo in Breitscheidplatz, la piazza dove si svolgeranno le qualificazioni del peso, assieme alle premiazioni e ad altri eventi: alle 14,15 vedo già gente entrare nel recinto della gara, che inizia alle 17,30. Poi mi dirigo verso lo stadio.

Arrivo allo stadio verso le 14,50. Le gare iniziano alle 16,05, ma ho pensato di arrivare in anticipo perché non so quanta gente ci sarà, essendo a ingresso libero. Trovo i cancelli ancora chiusi, anche se avevano detto che li avrebbero aperti alle 14,30: la folla in attesa è comunque meno di quanto temessi. Ho quindi un po' di tempo per contemplare lo stadio, che dà sempre una grande emozione, coì pieno di storia, e per fare un giro nei dintorni: scopro che la piscina olimpica è aperta al pubblico e penso di farci un salto nei prossimi giorni, magari già domani.

Scopro che per entrare bisogna comunque ritirare prima un biglietto, anche se gratuito. Il biglietto assegna il settore, che comunque nessuno controllerà, non il singolo posto. Poco dopo le 15 aprono i cancelli: faccio un breve giro dei chioschi, do una prima occhiata al merchandising e verso le 15,30 sono dentro. Il mio settore è uno dei più di lusso: sono in ottima posizione per il martello, abbastanza per i 100, anche se farò un po' fatica a capire gli ordini d'arrivo. Non vedrò gran che invece del lungo, che è dall'altra parte e la buca d'atterraggio è coperta dalla barra metrica: per capirci qualcosa bisogna guardare gli schermi.

Dopo un po' di chiacchiere, in cui compare brevemente la mascotte Berlino, che ha cambiato canottiera rispetto al 2009, si comincia con le qualificazioni del martello. I lanciatori non vengono presentati, né dallo speaker, né sul tabellone. Le informazioni sul tabellone saranno lacunose per tutto il pomeriggio: anche nelle batterie dei 400hs non verranno date le liste di partenza e nel lungo per un bel po' daranno solo la classifica del gruppo B (Ojaku era nell'A). Lingua lancia per secondo, e proprio durante il suo primo lancio qualcuno decide di passarmi davanti. Era comunque un lancio disastroso. Ci sono tanti lanci sui 72-73 metri, che ad occhio sembrano più lunghi (ci sono fettucce sui 70 e sui 76), compreso il terzo lancio di Lingua a 73,09. Con quel lancio si piazza sesto, poi diventa settimo, ma dopo averlo visto a Londra sono fiducioso che si qualificherà.

Il pubblico continua ad arrivare fino all'inizio delle batterie dei 100, alle 16,30. C'è Cattaneo, che sembra rimanere staccato, ma poi rientra nel gruppo, chiude quarto e si qualifica. Una gara simile la farà poi la Bongiorni tra le donne, mentre la Siragusa parte forte e poi si spegne, riuscendo comunque a qualificarsi. Brutta gara anche di Bencosme nei 400hs, che si qualifica a stento.

Proprio durante i 400hs decido di fare una pausa, e scopro che sia per andare in bagno, sia per bere, bisogna uscire dallo stadio e fare un bel pezzo. Rinuncio quindi a bere, nonostante il caldo.

Dopo i 100 femminili buona parte del pubblico se ne va. Io rimango invece a gufare sul secondo gruppo di martellisti: Lingua è già 11° dopo il primo turno, ma poi lo rimane anche dopo il secondo, quindi confido in un bis di Londra. Invece finisce 13°.

Uscito dallo stadio, cerco di andare a vedere il secondo gruppo del peso in piazza, ma sapevo che sarebbe stato difficile, e infatti non c'è posto. Dopo cena provo con la cerimonia d'apertura, ma tutti gli accessi alle gradinate sono sbarrati, nonostante si vedano dei posti vuoti. da una porta mi fanno entrare, ma scopro che da lì si può stare solo in piedi sotto il palco, e io sono troppo stanco. Esco e ne guardo un po' dallo schermo, fino alla sfilata degli atleti (per l'Italia Scotti), poi torno in albergo (senza aria condizionata!).

E domani si parte all'alba con la marcia…









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