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Dopo una giornata di relax, dove ho visitato, tra le tante cose, la fan zone in centro, mi sono avviato verso lo stadio intorno alle 18. Anche stavolta non sono riuscito a vedere le gare dall'inizio, anche perché c'era un po' più coda del solito ai controlli, ci hanno fatto fare un percorso più lungo. Avevo messo in conto di perdere i primi salti delle qualificazioni dell'asta donne, ma contavo di arrivare in tempo per la prima gara su pista, la prima batteria dei 400hs donne. Invece vedo sullo schermo accanto alla medal plaza che sta per partire e decido di fermarmi a vederla lì. Poi anche il passaggio ai tornelli prenderà un po' di tempo (la medal plaza si trova tra i controlli di sicurezza e i tornelli) e anche le seconda la vedrò dal primo anello: approfitto anche per prendermi da bere, in modo da non dover più scendere dal secondo anello.
Lo stadio e meno pieno di ieri, solo le tribune sul rettilineo opposto all'arrivo sono quasi tutte occupate, anche se qualche posto libero rimane, anche nella mia fila. Stavolta dietro di me c'è un gruppo di italiani. Sono finalmente al mio posto per la terza b atteria dei 400hs, quella con la Folorunso, che lotta con la giamaicana per il secondo posto, ma nel finale controlla e arriva terza. Visto il tempo della prima, penso abbia fatto il record italiano, invece c'è andata a 8/100, ma visto come ha corso mi aspetto che domani lo straccio. Nella quarta la Bol fa 53.39 quasi fermandosi dopo l'ultimo ostacolo.
Intanto i miei vicini italiani mi fanno notare l'errore della Bruni a 4,35. La vedrò sbagliare anche alla seconda, per poi salvarsi alla terza. Nessuno invece nota la Molinarolo superarli alla prima. L'asta si svolge dal lato opposto al mio e si vede a fatica, anche col binocolo: in particolare, spesso non si è sicuri se l'asticella sia rimasta in piedi o no. Quindi quando la Molinarolo supera i 4,50 all'inizio non ci voglio credere, mi sembra di aver visto l'asticella cadere, invece era l'asta. Quando supera i 4,60 mi chiedo per un po' se non ho visto male. A 4,60 rimangono in 15, più 2 che si sono conservate tentativi, ma la Molinrarolo è una delle 7 senza errori, quindi sembra fatta. In ogni caso, supererà anche i 4,65, alla terza (e ancora stenterò a crederci). Fuori Stefanidi, McCartney (a zero), Newman e Bradshaw.
Le gare su pista proseguono con le semifinali dei 400hs maschili. Nella prima ci sarebbe dovuto essere Lambrughi, ma si fa squalificare per falsa partenza. Si a arriva così alla terza, con la curiosità di scoprire quanto vale Sibilio. All'ingresso del rettilineo finale è settimo, si sa che ha un grande finale, ma la rimonta sembra difficile. Invece recupera e mi sembra che arrivi quarto, ma in realtà è quinto, con un tempo migliore dei terzi delle altre due batterie: fuori dalla finale per 4/100. Leggerò poi del ricorso contro Warholm, respinto.
Intanto è partita la prima delle due finali dei concorsi, il triplo maschile. Ihemeje salta per primo: non sembra gran che, ma spero sempre che la prospettiva mi induca a sottostimarlo. Invece sono solo 16,27. Hibbert fa un salto abortito, atterrando male: penso solo che abbia rinunciato rendendosi conto di aver fatto nullo, invece rinuncia al secondo salto, si deve essere fatto male. Zamgho spara subito 17,37, mentre al secondo Ihemeje si migliora a 16,84 (dalla mia posizione sembrava un po' meno. E' quarto, quindi i primi 8 sembrano al sicuro, invece alla fine del secondo turno è ottavo, e si salva per l'abbandono di Hibbert. Al quarto si migliora a 16,91: è sempre ottavo, ma la medaglia è a solo 21 cm. Poco dopo, però il 17,40 di Napoles la renderà definitivamente fuori portata. In quel momento sarebbe doppietta cubana, ma al turno successivo Zamgho fa un salto veramente impressionate, sembra che rischi di finire in buca già allo step: 17,64! Finisce così: sarei curioso di sentire l'inno del Burkina Faso, solo che le premiazioni si svolgono alla medal plaza e non ho capito bene quando, credo il giorno dopo prima dell'inizio.
Su pista ci sono le semifinali dei 11hs, dove Holloway conferma la sua superiorità, Simonelli pasticcia sugli ostacoli e finisce staccato e Fofana si mantiene sui suoi livelli, che non sono da finale. Seguono quelle dei 100 donne: nella prima la Dosso ha la solita buona partenza, per essere poi risucchiata. Penso sia arrivata comunque quinta, invece è settima, anche se a 1/100 dalla quinta. Vittorie delle due giamaicane (ma nella seconda all'inizio il tabellone aveva dato vincente la Forbes, sempre giamaicana, invece della Jackson) e della sorprendente Alfred di Saint Lucia. La Richardson passa come ripescata.
Ma la gara più attesa dalla maggior parte del pubblico è l'altro concorso, il disco maschile. C'è un gruppo di tifosi di Ceh, con cartelli e bandiere, che occupa cinque file di un settore e un altro gruppo, di poco meno numeroso, qualche fila più sotto. Anche gli altri lanciatori di vertice hanno i loro tifosi: si vedono bandiere svedesi, lituane e austriache. Ciò mi ha fatto notare come spesso la gara più importante per il pubblico presente non coincida con quella più importante per i media: oggi c'erano sicuramente molte più persone venute per il disco che per i 100. Subito un boato da stadio calcistico quando Ceh si porta in testa con 68,27, poi però non seguirò più niente del primo turno di lanci e poco del secondo e del terzo: tra gare su pista, triplo ed epilogo dell'asta non so proprio dove girarmi. Quando il triplo finisce, ci si può concentrare sul disco. che è al quarto turno, e ne vale la pena: prima l'australiano Denny si porta al secondo posto, poi Alekna lo scavalca, ma soprattutto Stahl passa in testa con 69,37. All'ultimo turno, il lancio di Stahl tocca la fettuccia dei 70: 70,02. Altri festeggiamenti calcistici della tifoseria, ma non è finita: il lancio di Stahl va ben oltre i 70 metri: 71,46, record dei campionati.
Rimangono le due finali su pista, ma la presentazione dei 110hs la seguono in pochi, essendoci ancora i festeggiamenti di Stahl e degli altri medagliati del disco. Come previsto, Holloway domina, Parchment è nettamente secondo, mentre si fa un poì fatica ad identificare il terzo: è l'altro americano Crittenden. C'è poi la finale dei 100, a 9 in quanto c'era un pari merito nei ripescaggi. All'inizio sembra il solito affare giamaicano, ma poi viene fuori Sha'carri dalla nona corsia e vince in 10.65. Eccezionali anche i tempi delle altre: quarta a 10.81, in 7 sotto gli 11", ultima in 11.03
Come quasi tutti, me ne vado appena annunciano il risultato dei 100. Gli italiani mi ricordano che domani c'è l'alto: sto già preparando l'halfshave.
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