lunedì 15 agosto 2022

Campionati europei di nuoto a Roma - 4^ giornata (14/08/2022)

 Stavolta, per via della concomitanza con Lazio-Bologna, devo partire prima ed evitare di arrivare in auto. Sulla metro trovo già un po' di gente che va all'Olimpico, sul tram diventano la maggioranza, ma si  incontra anche qualcuno che viene al Foro Italico. Arrivo in zona verso le 17: ai cancelli dell'Olimpico c'è già coda. Entrato al Foro Italico, dove incontro la squadra ungherese di nuoto sincronizzato che esce e Ceccon che firma autografi, vedo che la tribuna Monte Mario è quasi vuota, per cui penso di salire ad occupare il posto, ma lascio stare, un po' perché non mi va di salire e scendere, un po' perché penso sempre alla versione moderna della frase di Achille Campanile: "C'è una sola cosa peggio che occupare il posto con lo zaino e poi non trovare più il posto: non trovare più lo zaino" (lui parlava del cappello). Così prendo un gelato, visito i negozi e le aree rinfresco.





Verso le 17,30 penso sia ora di prendere posto, ma c'è la sorpresa: mi dicono che devo andare dall'altro lato, lo spostamento della tribuna non valeva per sempre. All'ingresso della tribuna Tevere, cerco di capire come devo regolarmi per i prossimi giorni (perché naturalmente non c'è nessuna comunicazione, né con cartelli, né via e-mail), ma non ottengo una risposta chiara: mi dicono solo che i giorni scorsi ci hanno fatto un favore perché c'era meno gente. Dopo essere passato dai bagni, senza sapone e senza niente per asciugarsi, salgo sulla tribuna, dove scopro che la "Tevere alta" è in realtà una "Tevere larga": i nostri posti sono quelli più esterni. Ci sono tanti posti liberi e ne trovo uno ottimo, proprio in linea con l'arrivo. L'unico problema è che fa caldo e ho il sole dritto in faccia: se avessi saputo di essere in una tribuna scoperta mi sarei equipaggiato con cappellino e magari anche crema solare.




Arrivati all'inizio delle gare, vedo che la Monte Mario alta è quasi vuota e anche in quella bassa ci sono molti posti liberi. Mi risulta quindi difficile credere che ci sia più gente di ieri: certo, dalla mia posizione non posso valutare quanto sia piena la Tevere, ma visto che ieri non c'erano molti vuoti, è difficile che lo sia molto più di ieri. Mi ritrovo circondato da falsi olandesi (la scuola nuoto con la maglia arancione di cui parlavo venerdì), mentre dall'altro lato ci sono dei veri svizzeri, che festeggeranno subito per Ponti, e, noterò al momento delle premiazioni, qualche ungherese. Gli svizzeri sono probabilmente il gruppo più numeroso: anche quando gli altri giorni parlavo di forte presenza olandese, credo fosse in realtà il gruppo di cui sopra.

Si arriva alla partenza della prima gara, la finale dei 100 farfalla maschili, con un bel po' di gente che deve ancora prendere posto e si sistema provvisoriamente sui gradini. Partiti, mi rendo conto che mi devo adattare a vedere le gare dall'altro lato, sia per la direzione, sia soprattutto per l'ordine delle corsie. ora che mi adatto, la gara è finita, con la netta vittoria dell'ungherese Milak. La seconda finale, quella dei 50 dorso femminili, è di maggiore interesse per noi con la Scalia in quarta corsia. La francese in quinta parte forte, ma l'italiana recupera e quando tocca ho qualche speranza che sia arrivata prima. Invece rimane seconda, e di un solo centesimo sulla terza (di cui non mi ero minimamente accorto).

Si prosegue con le semifinali, a cominciare dai 200sl maschili. Nella prima Popovici scende sotto l'1'45" con grande facilità, dando l'impressione di non fare la minima fatica (e gli italiani fanno bene alle sue spalle), nella seconda si ripresenta Milak ,a meno di mezz'ora dal trionfo nei 100 farfalla, e rimane fuori dalla finale Dopo i 100 farfalla femminili, dove la Bianchi centra la finale e la Di Liddo no, torna in vasca Ceccon, che vince la sua semifinale dei 50 dorso, con Lamberti che lo segue. Due italiane in finale anche nei 200 rana: Carraro seconda e Fangio quinta. Ci sono poi le prime due premiazioni, che dalla mia posizione intravedo appena: qui è il maggiore svantaggio rispetto agli altri giorni. Il sole è scomparso dietro la tribuna Monte Mario, ma ricomparirà poco dopo.


Riprendono le finali: si comincia con i 200 rana maschili. Nella seconda vasca, ci si chiede se il britannico in ottava corsia sembri avanti per via della prospettiva, invece lo è veramente e lo rimarrà fino alla fine. Pizzini si porta in terza posizione nella terza vasca e lì rimane, anche se nel finale sembrava potesse insidiare la seconda. C'è poi una delle poche finale senza italiani, i 200sl femminili: che strano vedere che è diventata una delle gare che ci interessano di meno. I rimpianti aumentano vedendo i tempi: solo due sotto l'1'57" e nessuna sotto l'1'56", col tempo con cui a Van Almsick vinse qui nel 1994 si arrivava ancora sul podio. Qualcuno urla "Fede, torna!"




La finale di maggior interesse per noi è comunque l'ultima, la 4X100sl maschile. Parte Miressi, che vira in testa a metà frazione, ma poi chiude leggermente dietro la Francia. Nella seconda, la Francia crolla del finale e Ceccon chiude in testa abbastanza nettamente. Ma è a metà della terza che si capisce che è fatta, salvo crolli verticali: si momento in cui compare solo il tempo dell'Italia sembra lunghissimo (in realtà è poco più di un secondo). Il vantaggio rimane netto fino alla fine, dove si lotta solo per il secondo posto: Ungheria, poi Gran Bretagna e Francia, che però viene squalificata.

Qualcuno se ne va, ma i più rimangono per le premiazioni. Nelle prime due (con la Pellegrini che premia i 200sl) si scopre che c'è anche qualche britannico. Poi arriva quella della staffetta, quella che tutti aspettiamo, per cantare di nuovo l'inno, che stavolta però si sente un po' meno forte degli altri giorni. Ormai è difficile immaginare un giorno senza inno di Mameli, e dire che siamo stati anche decenni senza sentirlo. Con oggi siamo arrivati a 7 ori nel solo nuoto, gli stessi dei primi 63 anni di storia degli Europei, dopo l'edizione 1989 che sembrava eccezionale e irripetibile.



All'uscita, vedo Galossi che firma autografi. Domani giornata piena: nuoto, tuffi e sincro. E sempre col suspense si da quale lato li vedrò.



Nessun commento:

Posta un commento