Mentre guidavo verso il Foro Italico avevo due incubi: trovare parcheggio e passare il biglietto. Il parcheggio va meglio del previsto: trovo posto tra il Ministero degli Esteri e lo stadio e andando verso l'ingresso scopro che ce n'erano anche più vicini. Un cartello mi ricorda però che il problema ci sarà domenica, con Lazio-Bologna. Quanto al biglietto, l'intestazione parlava di biglietto elettronico, da presentare sullo smartphone, ma scaricandolo sul telefono si otteneva un pdf identico a quello stampato. All'ingresso vedo che tutti, o quasi, presentano il biglietto stampato e lo faccio anch'io.
Il mio posto è "Tribuna Tevere alta". vedo che per la tribuna Tevere c'è una coda lunghissima. Scorre velocemente, ma verso la fine scopro che è solo per la Tevere bassa e per la alta bisogna andare dall'altro lato. Naturalmente, nessun cartello lo indica: mi rendo conto che me l'avevano detto anche prima, ma non l'avevo capito. Vado dall'alto lato e, dopo aver cercato inutilmente un cartello che parli di Tevere alta, chiedo e scopro che la Tevere alta è stata abolita e i suoi posti (non numerati) sono stati trasferiti nella Monte Mario. Il problema di passare il biglietto al tornello non si pone semplicemente perché non c'è nessun tornello: il controllo è solo manuale e ho anche l'impressione che se fossimo entrati in 10 con lo stesso biglietto (magari non tutti assieme) non se ne sarebbero accorti.
Sono così nella tribuna Monte Mario alle 17,48 (si inizia alle 18). Il settore più esterno, quello oltre il bordo vasca opposto all'arrivo, è quasi tutto libero. Forse un posto si troverebbe anche più al centro, ma non ho tempo per cercarlo. Accanto a me si siedono degli olandesi, che se ne andranno dopo la delusione dei 100 rana- Gli olandesi sembrano decisamente il gruppo più numeroso, dopo gli italiani, seguiti probabilmente dai tedeschi, ma all'ingresso ho visto anche un gruppo numeroso di svedesi. Nel mio settore rimarranno dei posti liberi e anche dall'altro lato rimangono vuoti solo i posti più esterni. Stavolta, comunque, i posti sembrano tutti occupati da persone che hanno regolarmente pagato il biglietto: di volontari se ne vedono pochi e ben lontani dagli spalti (a differenza che nel 2009).
Si parte con i 200 dorso femminili. Le nuotatrici vengono presentate dall'ultima qualificata alla prima (quindi dall'ottava corsia alla quarta), con un video, più grande dal mio lato. La folla urla dopo il fischio di partenza e nella rana scandirà anche le bracciate. Nella prima gara, Panziera nettamente favorita: prende la testa verso la fine della prima vasca, fa il largo nella seconda e vincerà di oltre 2 secondi. I passaggi parziali vengono dati solo in ordine di corsia, per cui ora che uno ricostruisce la situazione magari è già cambiata: solo alla fine si passa all'ordine di classifica.
Più combattuti i 50 farfalla maschili (di cui, naturalmente, vedo bene la partenza): fino a pochi metri dalla fine sembrano tutti allo stesso livello, ma mi sembra che Ceccon abbia toccato per primo e il tabellone lo conferma: due gare, due medaglie d'oro! Nei 100 sl femminili gioisce l'Olanda, con le italiane quarta e quinta. Si passa a un altra gara dove siamo favoriti, i 100 rana maschili: Martinenghi prende il largo nella vasca di ritorno, per cui la lotta è solo per il secondo posto e solo guardando il tabellone mi accorgerò che a spuntarla è stato l'altro italiano, Poggio.
3 medaglie d'oro in 20 minuti: per arrivarci, nella storia dei campionati europei, ci avevamo messo 57 anni (ed era successo proprio a Roma). Bilancio finale di Roma 1983: 2 ori e 5 medaglie totali, e per l'epoca sembrava anche ottimo. Bilancio delle prime 6 gare di Roma 2022 (a proposito: lo speaker userà l'orribile pronuncia all'inglese venti-ventidue): 4 ori e 7 medaglie totali.
Si prosegue con le semifinali: ci sarà una gara senza italiane in finale, i 50 farfalla femminili, la Piato rimane prima nei 100 rana, nei 100 sl maschili Popovici fa il record europeo e sfiora il mondiale. Nella seconda semifinale dei 200 dorso maschili il francese in quarta corsia si ferma dopo poche bracciate facendo il gesto del timeout, ma la gara prosegue: è a lungo in testa l'italiano Restivo, ma alla fine prevale l'altro italiano Mora. Ci si chiede cosa sia successo (leggerò poi che si era rotto il sostegno di partenza): non danno il riepilogo dei risultati lo speaker annuncia che stanno rivedendo la situazione al VAR, senza spiegare dove sia il problema, alla fine al francese sarò consentito di ripetere la prova da solo a fine programma.
Durante l'ultima gara si vedeva che c'era vento, subito dopo comincia a piovere, per un breve periodo anche forte. Ci dovrebbero essere le premiazione, ma si resta fermi, non si capisce se per la contestazione, per il maltempo o per altro. Le premiazioni cominciano con un quarto d'ora di ritardo. Le bandiere sono virtuali: ormai le bandiere fisiche non le usa quasi più nessuno: con questo tempo è anche un vantaggio, ma mi sembra sempre triste. Le prime due sono di italiani: si sente cantare forte l'inno, quasi come a Parigi. In tutto dovrebbero esserci quattro premiazioni, ma l'ultima viene spostata a fine programma.
Rimangono due finali. La prima sono gli 800 sl femminili, e penso che l'unica incognita sia il piazzamento della Caramignoli, perché la Quadarella è scontato che vincerà. Infatti è in testa già dalla seconda vasca: la tedesca Gose le rimarrà attaccata fino ai 600, spesso recuperando nelle vasche di ritorno, ma tra i 600 e i 650 farà il vuoto e vincerà di un secondo e mezzo, con la Caramiglioli quinta. Si chiude con la staffetta 4X100 mista mista: nella presentazione, al posto dei video dei nuotatori ci sono le piantine degli stati. A video non danno i nomi degli staffettisti: lo speaker li dice, ma non si sente, non si capisce quindi l'ordine degli uomini e delle donne. All'avvio, si capisce però subito che sono solo Italia, Germania e Grecia con l'uomo in prima frazione, che prendono il largo. L'Italia cambia per prima e mantiene la testa anche dopo la frazione a rana, dove tutti schierano un uomo: solo vero la fine della frazione a farfalla viene superata dall'Olanda (e io non me ne accorgo neanche). Nella frazione a crawl, l'Olanda prende il largo con la vincitrice della gara individuale, ma l'Italia mantiene il secondo posto: e sono 6 medaglie solo oggi.
Rimangono tre premiazioni: un bel po' di gente se ne va, soprattutto i non italiani, ma non solo: per Martinenghi e la Quadarella l'inno di Mameli si sentirà meno forte. La Quadarella, romana, viene comunque acclamata e applaudita più degli altri. Dopo la sua premiazione me ne vado anch'io: all'uscita mi sembra di vedere un gruppo di olandesi attorno a un nuotatore italiano e mi chiedo come mai, ma avvicinandomi scopro che si tratta di una scuola nuoto con la maglia arancione.
E' stata una giornata memorabile, ma siamo solo all'inizio: potrebbe anche diventare ordinaria.
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